Dylan Dog n.454 Bis
“Orrore tra i ghiacci”

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Con questo Dylan Dog Bis n.454 “Orrore tra i ghiacci”, la testata destina ufficialmente questi bis estivi alla sezione What if.
Come già sperimentato sugli Speciali di Alessandro Bilotta, quindi, la casa editrice continua a percorrere e narrare sentieri alternativi di Dylan Dog con buona pace di Roberto Recchioni e delle sue derive postmoderne che, invece, sono state consegnate all’oblio. Ci vuole tempismo nella vita.

Ad inaugurare questi What If ci pensa Bruno Enna con un’avventura che ha alla base l’interessante “e se, al posto di Kurt Russell, il protagonista di The Thing di John Carpenter fosse stato Dylan Dog?”

Per farlo l’autore, la cui presenza sulla testata regolare negli ultimi anni si è ridotta moltissimo, riprende pedissequamente le scene e la narrazione del film cult del maestro dell’horror: c’è quindi la U.S. Outpost 31, c’è la testa che scappa con le sue nuove zampe, c’è l’alieno nel ghiaccio e, soprattutto, c’è tanto splatter e orrore. Le dinamiche e gli accadimenti sono praticamente gli stessi del film, l’unica variazione è appunto la presenza di Dylan Dog nel ruolo di R.J. MacReady più Groucho e Bloch come comprimari. L’ambientazione temporale collocata a fine ‘800 e lo spostamento da una stazione fissa ad una barca sono invece prese da The Terror.

È quindi il personaggio di Dylan che, giustamente, fa la differenza in questo adattamento a fumetti di The Thing. Per centrare il tutto sul personaggio Dylan, Bruno Enna decide di invertire il punto di vista narrativo e di raccontare l’avventura non dal punto di vista delle vittime ma da quello dell’alieno che, per prima cosa, si impossessa di Dylan.

Vi è un vago e sottile riferimento alla sclaviana massima “i mostri siamo noi”, ma tale riferimento è tanto vago che è probabilmente solo nella mente di chi sta scrivendo questa recensione (intendo nella mia di testa, n.d.r.). Quello che c’è di sicuro è tanta godibile azione: il ritmo dell’avventura è sempre sostenuto; l’incedere della vicenda viene costruita con maestria; i dialoghi sono ben misurati e mai forzati.
Tutto funziona molto bene… ma in effetti non farlo funzionare era cosa difficile, perché il plot di base era già più che ampiamente collaudato e Bruno Enna è di suo un ottimo professionista.

Quello che funziona meno è invece il pathos. Ci si sarebbe aspettati più carica intimistica ed empatica dalla ibridazione Dylan – Alieno. Tutto quello che ne deriva, per quanto interessante, non viene caricato di emozioni sufficienti ad affascinare il lettore, né tantomeno da riconoscere in questo Dylan i profondi meccanismi romantici classici del personaggio sclaviano. Un peccato perché i presupposti erano interessanti.

Rimane comunque un’avventura piacevole da leggere che, pur nella sua completa prevedibilità, fa venir voglia di rivedere il film di Carpenter che rimane, comunque e ovviamente, sempre tutt’altra cosa.

Ottimi i disegni di Silvia Califano che riempie le tavole di sfumature, pose e sguardi di un’intensità eccellente. Un esordio notevole che però, purtroppo (vista l’eccessiva intensità del tratto), riscalda forse eccessivamente la scena facendo sparire qualsiasi riferimento al freddo dell’Antartide. Vignetta dopo vignetta ci si dimentica quasi completamente che la location è la più estrema dell’emisfero australe.

Il premio alla copertina, che finalmente è una citazione centrata con la storia dell’albo, va a Raul e Gianluca Cestaro che riprendono l’epica locandina del film The Thing facendo coincidere – per una volta – titolo, cover e storia. Di questi tempi non è poco, anzi.

Sinossi

Il Secondo Ufficiale Dylan Dog si trova intrappolato nel Mare di Weddell sulla U.S. Outpost 31. L’equipaggio ritrova tra i ghiacci una misteriosa creatura e decide di portarla a bordo per studiarla. La creatura, un alieno capace di prendere le sembianze delle prede di cui si nutre, si insinua nell’equipaggio seminando il terrore. Sarà sufficiente la “sensibilità” di Dylan per salvarsi?

Dylan Dog n. 454 Bis “Orrore tra i ghiacci”
di Bruno Enna e Silvia Califano
16x21cm, 96 pagine, b/n, 4,90€
Sergio Bonelli editore, luglio 2024

 

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Pasquale Laricchia

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