Alla veneranda età di 94 anni, se n’è andato il maestro veneziano Sergio Asteriti, disegnatore e illustratore, vera e propria colonna portante di Topolino dal 1963 al 2017.
Se anche il suo nome potrebbe non essere noto a tutti i lettori, certamente lo sarà il suo tratto decisamente unico e inimitabile. Basterà dare uno sguardo alle vignette qui pubblicate per riconoscerlo, con il suo tratto di pennello largo, morbidissimo e ricco di ghirigori.
È stato uno dei principali interpreti di Topolino (tra le centinaia di storie da lui disegnate, quelle con i paperi si contano sulle dita di una mano), illustrandone moltissime avventure. Ha collaborato con praticamente tutti gli sceneggiatori Disney, compreso il fratello Franco che ha scritto per lui tre storie.
Ha illustrato moltissimi “gialli” (genere prediletto per Topolino negli anni ’70), molte storie con la macchina del tempo (di gran moda a cavallo tra gli anni ’80 e ’90) e ha contribuito anche ad alcune saghe (I guardiani della galassia, La Gemma Pippolina), dedicando le sue ultime produzioni in gran parte a Indiana Pipps e Gambadilegno.
Grazie al suo tratto vagamente onirico, Asteriti ha dato il suo meglio nei racconti “in costume”, o in ambientazioni non convenzionali.
Proponiamo in questo articolo alcuni esempi che testimoniano anche l’evoluzione del suo tratto.