Disney Donald’s Happiest Adventures. Alla ricerca della felicità

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Prosegue la pubblicazione da parte di Panini Comics della serie di albi della collana Disney Collection, riproposizione di quella prodotta oltralpe da Glénat che vede susseguirsi acclamati autori francesi che hanno già avuto a che fare o che si ritrovano per la prima volta a dilettarsi con i personaggi Disney in vere e proprie prove d’autore.

Con un po’ di orgoglio nostrano e visto il grande apporto che il nostro Paese ha dato e continua a dare ai fumetti della banda Disney, fa piacere ritrovare nei vari albi anche artisti italiani come Silvio Camboni, Federico Bertolucci o Giorgio Cavazzano che già da tempo si sono affacciati anche all’editoria francese e pure lì sono giustamente conosciuti e ammirati.

Paperi e Topi d’autore

Non aspettatevi di veder rappresentati i personaggi – paperi o topi che siano – come siamo abituati a leggerli attualmente in Italia.
Quelli tratteggiati, soprattutto nello stile grafico ma in parte anche nel trattamento dei testi, sono indirizzati ad un mercato più internazionale e comunque sono rivisitazioni molto personali – potremmo dire autoriali – a cui siamo poco avvezzi.

In questo nuovo volume, Lewis Trondheim (La Fortezza/Donjon, Lapinot etc…) e Keramidas (Luuna) sostengono di aver ritrovato in un banchetto di un mercatino una raccolta completa di una fittizia serie a fumetti intitolata “Donald’s Quest”, come era già successo, ma solo parzialmente per “Mickey’s Craziest Adventures“. E così i due autori, come Alessandro Manzoni con “I Promessi Sposi”, ripropongono quella che dovrebbe essere una storia degli anni ’60 avente come protagonista Paperino e ormai completamente dimenticata.

Come già visto nel loro precedente volume, anche questo “Donald’s Happiest Adventures” ha un tratto grafico volutamente e fintamente vecchio, anni ’60, anche nei colori e con qualche macchia sulle pagine (ma in fondo, è tratto o no da quella vecchia rivista ritrovata?).

Ogni tavola costituisce un episodio dalla natura quasi autoconclusiva nei testi pur proseguendo di pagina in pagina con la trama principale, e nei disegni è composta da una testatina in alto con una sommaria rappresentazione in silhouette di cosa avverrà e quattro strisce tipiche del formato francese (da noi si usano le tre strisce).

Alla ricerca della felicità

Immaginate di essere Paperino: perennemente in bolletta, sfortunato e vessato da parenti e conoscenti. Venite chiamati da Zio Paperone per l’ennesima missione irta di pericoli alla scoperta di un tesoro sepolto in una foresta vergine in un antico e dimenticato tempio Atzeco pieno di orribili trappole e, mentre sospirate pensando a ciò che vi aspetta, quasi sovrappensiero, dite a vostro zio che, più che un tesoro con cui riempire il deposito che gli darà gioia, quello che veramente cerca è la felicità.
Pausa.
È lì che la vostra (in realtà di Paperino) missione, anzi avventura, si trasforma nel trovare il segreto della felicità.
E così Paperino, tra mille peripezie, incontrerà e si scontrerà con personaggi che hanno una propria visione di cosa significa felicità o che lo metteranno di fronte ad essa: Gastone e l’inferno di trovare ogni giorno un alloggio, un vitto o un viaggio gratis, Nonna Papera con la sua fattoria, i tre nipotini con il loro manuale delle Giovani Marmotte, Pico de Paperis, il dittatore dello Stato di Brutopia che mette la propria felicità davanti a quella degli altri, il dottor Enigm, Gambadilegno, Topolino ed altri.

Ma cos’è la felicità?

Forse varia da persona a persona, forse la si può apprezzare solo quando non c’è più, oppure fingerla o accontentarsi o capire che più la si cerca e meno la si trova, senza confrontarla con quella degli altri ma cercarla in se stessi.
Le risposte possibili sono tante. A ognuno la propria missione per trovarla.
E la felicità di Paperino qual è? In realtà è molto più facile di quel che sembra e forse la risposta l’abbiamo conosciuta tutti fin dall’inizio.

Un albo frizzante, divertente e a tratti filosofico. A fine lettura non possiamo che confermare, ancora una volta, il pregio di tutta questa serie di fumetti Disney realizzata da autori francesi e, con un pensiero un po’ campanilistico, non ci dispiacerebbe vedere un simile progetto affidato ai più svariati autori italiani.

Piccola nota a margine:

Come potete intuire dalla cover di questo articolo e dall’immagine qui riportata per intero, la particolarità della copertina è che, se posta di fianco a quella di “Mickey’s Craziest Adventures” degli stessi autori, forma un dittico unico. Sfortuna vuole che in Italia il primo albo sia stato pubblicato da Giunti Editore in un formato fedele a quello francese (aveva iniziato a pubblicare tre titoli di questa serie Glénat per poi fermarsi) e il secondo da Panini Comics in un formato leggermente ridotto (e senza tela sulla rilegatura), quindi non avrete un risultato perfettamente coincidente come nella versione francese.

 

Donald’s Happiest Adventures
di Lewis Trondheim e Nicolas Keramidas, 2022 Panini Comics
F.to 20.5×28 cm, colori, 48 pagine, cartonato, €14,90
Link al sito ufficiale

Pierfilippo Dionisio

Non fa scienza, sanza lo ritenere, avere inteso

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