Il BVZM non è nuovo ad avventure dal sapore natalizio – una per tutte, basti pensare a “Santa Claus 9000”, ma da qualche anno sembra essersi creata una piccola tradizione con storie espressamente collegate a questo periodo dell’anno, tra l’altro sempre a firma del duo Lotti/Mainardi.
E come l’anno scorso (come diceva il poeta), anche stavolta il risultato è alquanto al di sotto della pur alterna qualità editoriale che sta caratterizzando ultimamente le uscite del Detective dell’Impossibile; tanto al di sotto che sono gli stessi autori a far dire a Martin che alcuni snodi della vicenda che stanno vivendo sono molto how convenient, tanta è la scarsa plausibilità che li caratterizza.
Quanto alla vicenda in sè, questa viene orchestrata sulla falsariga degli speciali, con tanto di Chris Tower, Max Brody e ovviamente Angie – unici assenti Dee e Kelly. La ridotta foliazione rispetto ad uno speciale non permette però un analogo respiro narrativo, per cui tutto risulta da un lato accelerato – e ne guadagna il ritmo – e dall’altro semplificato – e si perde in termini di spessore.
Per questi stessi motivi, i riferimenti a programmi simil-Erasmus con entità aliene (che rimandano a suggestioni come questa o questa) sono poco approfonditi, per cui continua a rimanere solo un vago sapore di commedia anni ‘80.
I disegni del duo Valentino Forlini / Max Avogadro appaiono un po’ più appannati rispetto alla loro precedente prova, e a risentirne sono per lo più Chris Tower e Angie. Se allora è vero come è vero che è la somma che fa il totale, non saremo ai livelli imi dello scorso anno, ma sembra quasi che sia tradizione anche il volersi muovere in quella direzione.
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