DanDaDan: l’anime

L'adattamento del manga di Yukinobu Tatsu è fuori di testa!

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Di quanto Dandadan sia fuori di testa ce ne aveva già parlato Luca due anni fa. L’incontro / scontro tra Momo Ayase e Ken Takakura raccontato da Yukinobu Tatsu ha dato corpo e forza ad un racconto entusiasmante e assurdo di enorme godibilità.

La TurboNonna che in cambio di una ciucciatina alle tette ti chiede di ciucciarti il pistolino è solo l’inizio di un viaggio lisergico nella follia dell’autore. Tra le mille assurde follie ci stanno però anche la relazione tra i due protagonisti, il senso di rivincita e solitudine, l’amore e l’amicizia, la perdita e la speranza. Un’opera tanto sopra le righe quanto straziante nell’esplorazione dell’emotività umana.

Se leggendo il manga avete pensato “è tutto davvero troppo fuori di testa”… bene, guardando l’anime continuerete a pensarlo, ma lo farete saltellando e canticchiando. Il perché lo ha spiegato sempre il nostro Luca alla perfezione nel suo articolo per quelli di Outcast.

Leggetevi il manga, leggetevi gli articoli di Luca e andate a guardare l’anime su Crunchyroll!

Perché è davvero una serie anime che va vista e che si piazza dritta nel podio delle migliori di questo decennio. Un anime che, pur riproponendo pedissequamente il manga, riesce ad amplificarne tanto la follia quanto la viscerale umanità (esempio: Chapter #16. Acroseta Vs S1E07 “Verso un mondo gentile”) grazie a scelte di regia geniali, mix di stili, colonna sonora e tanto altro.

Sotto, se avete ancora remore, vi lascio la sigla.
Dandaran Dandaran Dandaran Dandaran (cit.)

LINK ALLA RECENSIONE DEL MANGA
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Pasquale Laricchia

Cominciai a correre. Finché i muscoli non mi bruciarono e le vene non pomparono acido da batteria. Poi continuai a correre.

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