Simpatico divertissement per Martin e Java, di nuovo alle prese con le insidie della multidimensionalità. Il tema principale della vicenda richiama praticamente da subito le atmosfere dei “mondi impossibili” di Escher – e infatti è lo stesso Martin a citare il collegamento. Stavolta la “chiave d’accesso” è il famoso concetto astratto di ipercubo, non nuovo ai lettori del Detective dell’Impossibile (vd. qui), così come a quelli del suo “amico londinese che fa l’acchiappafantasmi”, come ben due volte richiamato nelle due parti di cui si compone la storia (vd. qui). A ben vedere, infatti, il soggetto non è altro che una rilettura in salsa Winchester (sì, quelli delle armi da fuoco) del più noto racconto di Heinlein “La casa nuova”, condito con qualche spruzzatina di Poltergeist e blandi richiami alle “geometrie aliene” di lovecraftiana memoria.
Giovanni Eccher imbastisce una vicenda che ben gestisce lo spazio a disposizione, inanellando come da manuale diversi tra i classici elementi del canone mysteriano (il mistero storico, il fenomeno non spiegabile razionalmente, la persona in pericolo che chiede aiuto al BVZM mentre questi è impegnato in un ciclo di conferenze); a questi si aggiungono diversi “alla bisogna”, nel senso di viatici narrativi che consentono alla vicenda di procedere: è il caso ad esempio di David, vecchio amico di università di Martin che aveva una passione collimante proprio con le criticità della vicenda, o ancora che questi fosse a conoscenza di uno sciamano indiano (pardon: nativo americano) che già aveva avuto tutte le premonizioni del caso, e sapeva esattamente come aiutare gli altri per affrontare i misteri di villa Winchester – per non voler far cenno alla caratura del villain di turno, o dell’altrettanto di turno deus (dea?) ex machina.
Talvolta è la modalità di incastro dei vari pezzi a sembrare un po’ macchinosa, nondimeno il mestiere dell’autore ben emerge nel rendere il tutto scorrevole e tutto sommato apprezzabile – a questo proposito, il coinvolgimento della base di Altrove è ben reso, e soltanto apparentemente gratuito. Solo, da un punto di vista meramente tecnico, risulta sempre poco simpatico il fatto che oramai le didascalie con i riferimenti a storie passate (vedi lo speciale di cui sopra) non vengano più usate, così come eventuali riferimenti a specifiche opere letterarie (il racconto di Heinlein).
La mise en place del racconto non brilla certo per guizzi di regia, per quanto si riconosca un certo sforzo affrontato dalla coppia Forlini/Avogadro per rendere le “impossibili” prospettive delle terribili geometrie non euclidee!
Su un piano più prosaico, le recitazioni dei personaggi soffrono di alti e bassi: a risentirne è in particolare Martin, che soprattutto nella prima parte della storia appare poco “in parte”, con una fisionomia un po’ lontana da quella usuale. Java in compenso ha un aspetto a tratti quasi caricaturale, così come Tanya, la madre del piccolo Bobby, sembra a volte uscire da una delle vignette umoristiche della Settimana Enigmistica. Un lavoro migliore, in termini di caratterizzazione e coerenza grafica, appare invece quello fatto per Cronin e Winchester. Più in generale, l’impressione che emerge è che la storia sarebbe ben rientrata nelle corde di Franco Devescovi.
Un simpatico divertissement quindi, come detto, che non grida al miracolo ma che forse non ha neanche l’intenzione di farlo; piuttosto, una prova abbastanza solida da parte di un autore che ben si districa tra differenti personaggi della scuderia bonelliana (es. Nathan Never e Nick Raider) e conseguentemente differenti registri, e che avrebbe giovato di una traduzione grafica anche meno tradizionale.
Menzione finale per le cover, che sembrano più l’effetto di un prompt per la generazione di un’immagine da parte di DALL-E, che non il risultato del normale iter di ideazione e creazione di una copertina (la quale deve in qualche modo compendiare i concetti generali della storia): va bene Winchester e compagnia varia, ma che c’entrano i fantasmi della banda dell’assalto al treno?
Martin Mystère
n.407 “I misteri di Villa Winchester”
n.408 “Dalle viscere dell’Ipercubo”
di Giovanni Eccher, Valentino Forlini e Max Avogadro
16x21cm, 96 pagine, b/n, 4,90€ cad.
Sergio Bonelli editore, dicembre 2003 – gennaio 2024