Siamo a metà circa degli anni Novanta quando scoppia in edicola il fenomeno dei cosiddetti collaterali: a quotidiani e riviste vengono sempre più spesso allegati libri, VHS, DVD a prezzi popolari, con un successo talvolta clamoroso.
Nel 2003 anche i fumetti entrano a far parte di queste iniziative, grazie alla collana denominata Classici del Fumetto, allegata a la Repubblica e realizzata in collaborazione con Panini Comics.
Il piano editoriale prevede all’inizio 30 uscite – inaugurate dall’albo dedicato al Corto Maltese di Hugo Pratt, con la sua classica Ballata del mare salato – che poi, visto il grande successo riscosso, raddoppiano fino a 60 albi brossurati settimanali in totale.
Se le dimensioni degli albi (15 x 21 cm) penalizzano i fumetti nati in altro formato e la scelta delle storie pubblicate è talvolta opinabile (piuttosto anonime, ad esempio, le due avventure dedicate a Tex), l’iniziativa ha senz’altro il pregio di offrire una panoramica che spazia in molti generi: 8 albi dedicati a personaggi bonelliani – Tex, Zagor, Mister No, Ken Parker, Martin Mystère, Dylan Dog, Nathan Never e Julia; 7 ai comics – Uomo Ragno, Devil, X-Men, Superman, Fantastici Quattro, Batman e Hulk; 5 a eroi disneyani – Topolino, Paperino, Zio Paperone, Pippo e Paperinik…
Tuttavia, a parere del sottoscritto, i fiori all’occhiello della collana risultano i numerosi albi monografici dedicati a grandi nomi del fumetto: Manara, Moebius, Magnus, Jacovitti ma anche altri autori meno mainstream quali ad esempio Pazienza, Toppi, Buzzelli, Eisner… Albi – considerato il prezzo (4,90 Euro l’uno) – davvero imperdibili anche se resta un pizzico di rammarico per Maus, di cui viene pubblicata soltanto la prima parte: Repubblica rimedierà pochi anni dopo, proponendo la versione completa della fondamentale opera di Spiegelman come primo numero di un’altra sua collana di collaterali, Graphic Novel.
La consulenza editoriale e le introduzioni sono affidate a Luca Raffaelli, che continuerà la sua collaborazione anche nelle successive collane pubblicate da Repubblica, comprese le Collezioni Storiche A Colori in gran formato (Tex, Zagor ecc.).
Ogni albo dei Classici del Fumetto si apre con una decina di pagine dedicate a personaggio / autori / storie pubblicate nonché agli aspetti tecnici (la rubrica Segnali di stile): come spesso capita in questi casi, le informazioni fornite da Raffaelli possono sembrare insoddisfacenti per i fan sfegatati del fumetto di cui parla di volta in volta, ma sono senz’altro molto utili per il target vastissimo cui la collana è rivolta (il primo numero, in omaggio con il quotidiano, raggiunge addirittura il milione di copie).
L’albo che ricordo con più piacere? Quello dedicato all’Arte di Jiro Taniguchi: per un lettore quasi esclusivamente bonelliano come il sottoscritto, praticamente digiuno della vastissima produzione giapponese e che quindi associava il termine “manga” a ben altro genere di storie, l’albo dedicato alle storie minimaliste di Taniguchi costituì a suo tempo una gradevolissima scoperta, la ciliegina sulla torta di una collana – come dicevo in precedenza – con molti pregi e qualche perdonabile difetto.
CLASSICI DEL FUMETTO
Repubblica in collaborazione con Panini Comics
60 uscite settimanali
25 febbraio 2003 – 9 aprile 2004