Con due figli piccoli, cresciuti a pane e cartoni animati Disney, era impossibile sfuggire a una collana dedicata proprio ai film che avevano amato così tanto… e immagino che lo stesso sia accaduto ad altri genitori nei miei stessi panni, che hanno acquistato la collana del gruppo editoriale Repubblica-L’Espresso denominata Classici Disney a fumetti.
Che il target sia quello dei bambini – e non, come avrebbe potuto essere possibile, di qualche adulto nostalgico – appare subito evidente dalla “confezione”: cartonati coloratissimi da 100 pagine, in gran formato (22 x 29 cm), carta patinata… e nemmeno una riga di presentazione o una qualche indicazione su sceneggiatori e disegnatori.
Ogni albo presenta due adattamenti a fumetti di film Disney a cartoni animati (con un’unica eccezione, di cui parlerò in seguito), senza alcun intento cronologico: il 1° albo accoppia al classico Libro della giungla il recentissimo – all’epoca – Ratatouille, fresco vincitore pochi mesi prima dell’Oscar per il miglior lungometraggio animato. La formula “film classico & film recente” non viene però proposta sistematicamente negli albi successivi: infatti nel 2° albo sono presenti due classici – Cenerentola e Pinocchio – e in seguito sono spesso abbinati nello stesso volume due film recenti.
Tornando al primo albo, Il libro della giungla è impaginato in maniera tradizionale con quattro strisce per pagina, mentre appare più moderna l’impaginazione di Ratatouille, con influenze stilistiche che sembrano provenire dagli albi dei supereroi: alcune vignette orizzontali a riprendere la larghezza dello schermo cinematografico e grandi sfondi in cui si incastonano piccole vignette.
Nessuna indicazione, come dicevo prima, sugli autori degli adattamenti. Da alcune ricerche fatte in seguito, ho scoperto che tra gli sceneggiatori hanno contribuito a più riprese François Corteggiani, Régis Maine, Bob Foster e Didier Le Bornec, mentre tra i disegnatori spicca Mario Cortes che illustra ben sei storie.
Un discorso a parte lo merita il 12° albo, l’unico che non prende spunto da film a cartoni animati: il volume è infatti dedicato al ciclo dei Pirati dei Caraibi, con l’adattamento del 2° e del 3° film (La maledizione del forziere fantasma e Ai confini del mondo) usciti al cinema nei due anni precedenti. Si tratta di una concessione al cinema live action, avente come obiettivo gli adolescenti che avevano tributato un grandissimo successo a Jack Sparrow e agli altri iconici personaggi del ciclo.
Il mio albo preferito? Beh, quello che contiene il primo film Disney che – a suo tempo – avevo visto al cinema e che si è ritagliato un posto privilegiato nel mio cuore: sto parlando degli Aristogatti, abbinato alla Bella addormentata nel bosco nel 9° albo della collana.
Le avventure di Romeo, Duchessa e degli altri felini, resi immortali dal ritmo trascinante di Everybody wants to be a cat, vengono sceneggiate in modo efficace da Didier Le Bornec e illustrate da Mario Cortes, che riproduce alla perfezione i personaggi apparsi sullo schermo.
Tirando le somme, una collana che è valsa la pena acquistare? Beh, i confronti con altre collane di collaterali Disney sono improponibili (soprattutto con l’integrale di Barks che, venduta con il Corriere della Sera, era iniziata poche settimane prima), ma tenendo conto del pubblico cui era destinata si tratta comunque di un buon prodotto.
CLASSICI DISNEY A FUMETTI
Repubblica in collaborazione con Walt Disney Company Italia
15 uscite settimanali
1° marzo 2008 – 7 giugno 2008