Dopo il successo delle Collezioni Storiche A Colori dedicate a Tex, a inizio 2012 sui forum bonelliani si dava per scontato che le iniziative di quel tipo sarebbero continuate… ma con chi? Il maggiore indiziato, sulla base delle vendite dell’albo mensile (per quanto in ribasso rispetto a qualche anno prima), era naturalmente Dylan Dog: e invece il 16 febbraio 2012, in contemporanea con l’ultimo volume della CSAC dedicata ai Texoni, Repubblica dette il via alla ristampa cronologica di Zagor, inizialmente limitata a 30 volumi settimanali.
Ricordo ancora tutta una serie di “lamentele” dei lettori zagoriani per il trattamento riservato al loro eroe preferito rispetto a Tex: prima di tutto, gli albi erano meno corposi, con 270 pagine invece di 300 abbondanti; inoltre, le copertine non erano inedite (come quelle di Claudio Villa), visto che venivano impiegate alcune di quelle originali disegnate da Gallieno Ferri; last but not least, gli editoriali introduttivi dell’onnipresente Luca Raffaelli sembravano troppo “centrati” sul confronto tra Tex & Zagor (e i rispettivi creatori, Bonelli & Nolitta – cioè padre e figlio). A queste rimostranze si aggiungevano quelle degli insoddisfatti della colorazione: se, a suo tempo, la camicia del ranger era “troppo gialla”, la casacca dello Spirito con la Scure era “troppo rossa”…
Tutto questo non influì minimamente sul nuovo successo di questo tipo d’iniziativa: non vennero mai raggiunti, naturalmente, i picchi di vendita di Tex, ma gli appassionati lettori zagoriani furono abbastanza numerosi da essere premiati con il prolungamento della collana, prima fino al numero 50 e poi fino al numero 71 in cui si concludevano le storie firmate dal creatore Sergio Bonelli / Guido Nolitta con l’epica avventura contro Hellingen e gli Akkroniani.
A questo punto, ben pochi avrebbero scommesso sulla prosecuzione della collana, visto che – dopo l’addio di Nolitta – per gli albi mensili era iniziato il cosiddetto “medioevo zagoriano” (con questo termine, piuttosto ingeneroso, si fa riferimento a un periodo degli anni Ottanta di qualità inferiore alla produzione nolittiana, con soggetti spesso ripetitivi e ben poco epici): e invece, di prolungamento in prolungamento, i lettori hanno potuto (ri)leggere in technicolor gli albi mensili fino al numero 500, ristampato nel volume 187 con il quale la collana viene interrotta il 10 settembre 2015 per lasciare il posto a un’altra CSAC, che ristampava gli Zagor speciali annuali in 13 volumi.
Oltre all’attrazione esercitata dal colore e all’effetto amarcord per i lettori diversamente giovani (come il sottoscritto), i motivi del successo di questa collana sono da ricercare anche nella grande cura riservata alle rubriche a corredo, in primis quella intitolata Benvenuti a Darkwood! inizialmente affidata a Graziano Frediani, poi sostituito da Moreno Burattini cui si deve anche la rubrica Buoni e cattivi. Luca Barbieri è invece l’autore dell’editoriale che conclude il numero 187, intitolato “I magnifici sei”, in cui analizza i principali autori che si sono avvicendati ai testi di Zagor – oltre al creatore Guido Nolitta, i suoi successori Alfredo Castelli, Tiziano Sclavi, Marcello Toninelli, Mauro Boselli e Moreno Burattini – ricordando al contempo “il settimo magnifico”, e cioè “la straordinaria alchimia su cui è basato Zagor, quella peculiarissima commistione di generi apparentemente non amalgamabili tra loro che rende unica la saga dello Spirito con la Scure“.
Lo stesso Barbieri approfondirà poi l’analisi di questi sei sceneggiatori principali di Zagor nel Magazine 60 in edicola alla fine di novembre 2021, dedicato allo Spirito con la Scure come parte dei festeggiamenti del suo 60° compleanno.
Le speranze di una ripresa della collana, sulla scia di quanto già successo per la CSAC di Tex, diventano realtà durante la primavera del 2017, quando viene annunciata la pubblicazione di altri 25 volumi. L’impostazione resta invariata: Luca Raffaelli continua le sue presentazioni e Burattini la rubrica “Buoni e cattivi”, mentre Barbieri lo sostituisce dal numero 189 nella rubrica “Benvenuti a Darkwood!”. Il desiderio inconfessabile degli appassionati zagoriani, naturalmente, è quello di raggiungere l’inedito mensile… ma è destinato a restare, appunto, solo un desiderio: infatti, dopo il numero 212 non ci saranno ulteriori prolungamenti, probabilmente a causa della progressiva riduzione delle copie vendute.
Un pizzico di rammarico è inevitabile, quindi, in quanto la pubblicazione termina proprio mentre è in corso la lunga trasferta sudamericana all’inseguimento di Dexter Green (per la precisione, l’ultimo albo mensile ristampato è il numero 565, del quale viene ripresa la copertina): nell’editoriale conclusivo di Moreno Burattini viene descritto a grandi linee il prosieguo di quella trasferta e le avventure che Zagor e Cico avrebbero vissuto negli albi successivi.
Tirando le somme, tuttavia, questo piccolo rammarico finale non cancella la grande soddisfazione che ho provato – insieme a migliaia di altri zagoriani – per questa bella iniziativa dedicata al nostro eroe preferito, il cui successo fu a suo tempo attestato (sulle pagine di Repubblica) da un articolo di Raffaelli in cui si ricordavano gli oltre tre milioni di copie totali vendute. Niente male davvero.
ZAGOR COLLEZIONE STORICA A COLORI
Repubblica in collaborazione con Sergio Bonelli Editore
212 uscite settimanali
16 febbraio 2012 – 10 settembre 2015 &
11 maggio 2017 – 26 ottobre 2017