Secret Wars

«Everything Dies». La miniserie a fumetti crossover di Jonathan Hickman, Esad Ribić e Ive Svorcina

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L’opera Secret Wars di Jonathan Hickman ai testi, Esad Ribic e Paul Reanaud ai disegni e con la collaborazione di Ive Svorcina ai colori, è un’opera di una bellezza inimitabile. 
 
Il racconto vede uno scontro di proporzioni galattiche. Il multiverso è distrutto. L’universo Marvel e l’universo Ultimate combattono una guerra fratricida portando alla distruzione di tutto. Dalle ceneri, però, si eleva un nuovo mondo chiamato Battle World, creato da un nuovo Dio, Victor Von Doom, dottor Destino, grazie all’acquisizione dei poteri degli arcani, una razza antichissima di alieni nati da un luogo al di là del multiverso. 
 
Con questa premessa inizia il nostro viaggio in una lettura a dir poco entusiasmante e colma di pathos. 
La moltitudine di personaggi che incontrerete – l’esercito di Thor e Hulk, I fantastici 4, Thanos, Black Panther, Miles Morales, Peter Parker, Doctor Strange, i Guardiani della Galassia, Galactus, Owen Reece (uomo molecola) Reed Richards (creatore) – vi farà prendere parte a un’epopea di battaglie e scontri apocalittici, facendovi immedesimare nel vostro eroe preferito e conferendovi poteri inumani. 
 
Il racconto prosegue a un ritmo acceso, con continui colpi di scena. Rimarrete con il fiato sospeso e con la voglia e l’incessante bisogno di continuare a sfogliare le pagine per arrivare a scoprire il finale. 
 
Dal punto di vista grafico, lo stile di Ribic esce prepotentemente dal foglio, dando vita a vignette ricche di particolari e colori. Uno stile molto orientato verso il realismo, che elargisce drammaticità e potenza espressiva all’opera. 
 
La plasticità dei corpi e l’estrinsecazione dei volti arricchisce e conferisce alle vignette brillantezza, sottolineando la singolarità dello stile e dei colori degli autori. 
Hickman dà vita a un racconto che si annovera tra le migliori letture Marvel, delineando un’opera che – nonostante la mole d’azione di cui si satura – sa porre molti spunti di riflessione per i temi che tratta.
Morte, Amore, Guerra, Giustizia.
 
Per tutta la vita cerchi una persona perfetta e, quando la trovi, credi che non amerai mai nulla più di lei… poi nascono i figli e capisci che ti sbagliavi di grosso. E ora ho perso tutto. Abbiamo perso tutto. Per tutta la vita ho creduto nei giorni migliori a venire. Ho creduto nel domani. Ho nascosto quella convinzione nel mio cuore… una fortezza contro un mondo che divora la speranza. Ma ora le pareti sono crollate. Sono stato sopraffatto. E non spero… né credo… più in nulla.
Mondi
Universo
Multiverso
Arcani
Dio
Chiudo gli occhi. È buio. Il silenzio mi avvolge. Minuscoli puntini colorati, come stelle stagliate in un cielo plumbeo abbagliano il nulla, mi spingono avanti e avanti, come un traghettatore di anime. 
Una caduta libera? 
Un’ascesa. 
Verso dove? 
Verso un mondo di ricordi.
 
Dalle ceneri di un corpo di carne, muscoli, organi, ossa e sangue scisso dall’anima rinasco divenendo una fenice, e valico le vicissitudini della mia esistenza, e ad ogni battito d’ali assorbo l’essenza di quei momenti. Prima le piume, poi il corpo divengono una tavolozza di colori. Colori di vita. Colori caldi di momenti di felicità, di spensieratezza, di risate, ma anche colori freddi di momenti più tristi, più malinconici.
E qui, il mio volo continua, in un cielo divenuto pellicola cinematografica di una vita terrena riaccesa nella memoria di questo luogo dove spazio e tempo si annullano. 
 
Un loop della vita vissuta?
Non ho detto questo. Hai la possibilità di rivivere quei ricordi, puoi osservare e fermare il volo per riassaporare le emozioni che preferisci, ma puoi continuare a volare, oltre e oltre. 
E dove mi porterebbe?
Rompendo la barriera dell’ultimo frame della pellicola con scritto la parola fine arriverai al dì là di tutto.
Bada bene però, la rottura causerà uno scioglimento di essa.
Non esistono film senza fine.
Dimenticherai chi sei stato e rinascerai ancora una volta, in una nuova forma.
Un ibrido, metà essere umano metà fenice, conservando quel manto colorato di rimembranze sconosciute e perdute. Se sposterai lo sguardo verso l’alto, noterai un cielo bianco, una tela nuova.
 
E così servendoti delle piume simil pastelli potrai dipingere una nuova storia.
Dando vita alla “vita”.
L’ho immaginata così.
Fa meno paura.
La morte…
Sappiamo molto di più di quanto comprendiamo… eppure sappiamo così poco.
Molti credono che la luce bianca che vediamo quando si muore sia il sussulto della sovraccarica elettrica di un cervello disperato e morente. La morte sinaptica. 
Invece no. Quella luce intensa e accecante è Dio… e lui è sempre stato con noi.

Finita la lettura, vi ritroverete a pensare, a ripercorrere quello che il vostro panorama visivo ha appena incontrato. E sentirete un senso di appagamento unico, perché Secret Wars è, a tutti gli effetti, quel tomo da preservare e leggere in quei momenti in cui volete sentirvi per un giorno, o meglio, per qualche ora, dei veri e propri supereroi.

Qualcuno mi ha aiutato. E quell’aiuto mi ha fatto guadagnare il tempo per correggere molte cose su cui mi ero sbagliato. Ho imparato che la differenza tra vivere e morire sta nel gestire la paura. Nel non temere di perdere ciò che si ama al punto da stringerlo troppo forte. Credevo nella contrazione universale. Nell’entropia e nella fine di tutte le cose. Beh ho cambiato idea. Non ci credo più. Ora credo nell’espansione. Nella sopravvivenza. Non capisci?
Tutto vive.

Alessandro Baggio

"Non c'è prezzo per la perfezione, solo la fine dell' inseguimento"

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