Sarei ipocrita nel dire che Samuel Stern non mi abbia lasciato delle emozioni belle e, cosa più importante, che non mi sia mai affezionato al personaggio.
Infatti non è così: nonostante le mie forti perplessità dall’inizio di questa “run” sull’Apocalisse – ma anche su qualche numero precedente – sono ancora qui a parlarne e a comprarlo mensilmente in edicola.
Grande prova di affetto la mia… che, però, sta per voltare pagina dopo diversi anni.
Questo n.57, dicevamo, chiude la mini-saga (all’interno della serie) di ben 11 numeri che, tra l’altro, hanno contaminato la continuity della narrazione in maniera forte, molto impegnata e ricca di rimandi su rimandi. Una vera e propria prova di forza per il lettore.
Samuel diventa quindi il Re dei Demoni e lo si vedrà in azioni che fino ad ora sono state certamente avulse dal suo “io”, portandolo ad affrontare i sogni e gli incubi che si aspettava da tempo.
Lo sceneggiatore porta avanti il lavoro fatto nel numero precedente Le bestie trionfanti (di fatto sono due numeri collegati) ma, nonostante sia un ottimo scrittore per questo personaggio, non chiude il ciclo con esplosività rimanendo, invece, in una bolla che ancora oggi, dopo tanti numeri, non portano alcuno stravolgimento (a questo punto quasi necessario per le sorti della testata) né tanto meno un finale da “paura”. È tutto statico, prettamente prevedibile.
Sicuramente molto più incisiva e interessante la storia precedente, ovvero la prima parte di questo dittico.
I disegni di Gian Marco De Francisco danno un equilibrio al tutto. Emergono nella loro totalità rendendo alcune situazioni quasi “iconiche” nel modo in cui imposta il tratto grafico, anche se alcuni dettagli sono un pò troppo “impastati” (soprattutto le scene collettive e di guerra tra demoni), con una resa poco chiara.
Tutto sommato porta comunque a casa un buon lavoro, interpretando la sceneggiatura di Filadoro.
A questo punto ci troviamo ad un giro di boa, in cui vedremo il prossimo numero 58 come un filler, cioé una storia (un albo) che va a smorzare la continuity per dare un senso di pausa a tutti, lettori e personaggi, per poi (vedremo come!) tornare in edicola senza alcuna aspettativa…