Il Mondo Senza Fine

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Oblomov Edizioni ha pubblicato all’inizio di quest’anno il libro più venduto in Francia nel 2022, Il Mondo Senza Fine, un’opera – realizzata dal divulgatore Jean Marc Jancovici e dal fumettista Christophe Blain – che illustra il rapporto tra la civiltà umana e i combustibili fossili, cercando di chiarire quali possono essere le conseguenze del loro utilizzo per la vita dell’umanità sul pianeta Terra. L’ottica ambientalista alla base dell’albo a fumetti, pubblicata oltralpe da Dargaud (con un sottotitolo decisamente più incisivo: Miracle énergétique et dérive climatique), si adatta perfettamente agli stravolgimenti climatici che stanno condizionando quest’estate, anche se i ragionamenti di Jancovici non si limitano a descrivere esclusivamente l’emergenza che stiamo vivendo ma presenta la questione in maniera molto più approfondita, partendo dall’analisi delle forme di energia non rinnovabili.

Jean-Marc Jancovici, pag.8

È prima di tutto la storia di un incontro, da cui scaturisce un lungo dialogo tra uno dei divulgatori scientifici più conosciuti in Francia – Jancovici, con un curriculum eccentrico e dalla polemica facile – e il fumettista Blain, dallo stile eclettico, che recentemente ha anche realizzato alcuni albi di Blueberry. Le posizioni ecologiste non scontate di Jancovici sono state di ispirazione per Blain fin dal 2018, quando decise di contattare il divulgatore, stupendosi della semplicità con cui riuscì ad avvicinarlo e a proporgli il progetto di quest’opera. Blain si dimostra desideroso di imparare il più possibile da Jancovici, e adatta le sue teorie in forma di fumetto in maniera mirabile, riuscendo a risultare sempre divertente, senza trascurare i dovuti approfondimenti, analizzando fenomeni come il riscaldamento climatico e la difficoltà di arrivare ad una graduale decrescita.

Jancovici approfondisce determinati aspetti legati alla convenienza o meno rispetto all’utilizzo dell’energia rinnovabile, fino ad arrivare a proporre di puntare sul nucleare di nuova generazione, molto meno inquinante e molto più sicuro – a suo dire – rispetto ad altre forme di energia: dichiarazioni che, ovviamente, gli sono costate il sostegno degli ambientalisti. Ovviamente non ci occupiamo delle plausibilità o meno delle proposte dello scienziato e delle polemiche inestricabili che ne sono seguite: ci interessa al contrario come queste idee siano state trasposte su carta, in forma fumettistica. Sempre più spesso, in effetti, i saggi scientifici vengono riadattati a fumetti, come successo per esempio con Sapiens di Yuvah Noah Harari, a sottolineare una volta di più la grande versatilità del linguaggio fumettistico che si presta a qualsiasi tipo di narrazione.

Un ospite a sorpresa, pag.46

La più evidente specificità del Mondo Senza Fine è che Blain non trasforma a fumetti un’opera già definita di Jancovici, ma i due concertano insieme l’intera storia, rappresentandola sotto forma di dialogo. Jancovici recita il ruolo di guida e, con il suo approccio multicomprensivo, costruisce un percorso storico accurato, con al centro l’energia e il suo utilizzo nella storia dell’umanità, sottolineandone i cambiamenti che produce a livello sociale, fino ad arrivare all’attuale situazione di dipendenza.

Blair abbonda con l’ironia, riuscendo a realizzare un saggio divertente nonostante la necessità di approfondire alcuni aspetti non immediati, come i collegamenti con tematiche economiche e scientifiche non proprio abbordabilissime. L’autore francese non è carente in inventiva, e particolarmente riusciti ci sembrano la personificazione di una Madre Natura – sempre meno paziente di fronte allo sfruttamento che l’umanità fa delle risorse – e l’utilizzo del supereroe Marvel Iron Man, la cui armatura diventa il simbolo di quello che la società dei consumi permette di fare all’uomo, con il rischio però di rimanere senza risorse esterne nel momento meno opportuno. Chissà se Blain, quando ha deciso di utilizzare il vendicatore dorato, aveva in mente una storia dal taglio decisamente e insospettabilmente ambientalista, Questa terra spacciata, questo mare morente, realizzata da Archie Goodwin, Johnny Craig e Sam Granger nel 1970quando la consapevolezza di certi argomenti non era stata raggiunta nemmeno da tutti gli scienziati.

Madre Natura, pag.88

Anche in altre opere precedenti, disponibili in italiano, Christophe Blain aveva collaborato felicemente con autori al di fuori del mondo del fumetto, come il regista Antonin Baudry per illustrare i misteri politici ne I Segreti del Quay d’Orsay e il cuoco Passard per In Cucina con Alain Passard. Opere che testimoniano il tentativo costante di Blain di esplorare il bagaglio comunicativo della Bande Dessinée, fino a portarla su territori mai esplorati prima. In quest’occasione chiaramente il tema di fondo è molto più importante (le questioni energetiche e i cambiamenti climatici, senza ignorarne per di più le implicazioni sociali, ecologiche ed economiche), ma utilizzando in maniera massiccia chiarezza, intelligenza e umorismo i due autori riescono a realizzare – come dicevamo all’inizio – il libro più venduto in Francia nel 2022.

Massimo Cappelli

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