E’ una situazione abbastanza consueta: si vive in una città “distrattamente”, senza sapere molto di quello che può offrire.
Così è con un certo imbarazzo che mi tocca descrivere la mostra “Tarocchi, dal Rinascimento ad oggi” al Museo Ettore Fico di Torino fino al 14 gennaio 2018 in cui sono, letteralmente e con colpevole ritardo, “inciampato”.
Si potrebbe pensare che la tematica sia completamente fuori tema per Magazine uBC, ma già il manifesto della mostra, una stupenda Forza (Arcano 11) di Ferenc Pinter, artista estremamente legato ai media “popolari” fa capire che ci potrebbero essere sorprese.
Infatti dopo aver appreso delle origini tanto “ludiche” quanto “mistiche” (più tarde) dei tarocchi grazie a salette ben organizzate e pannelli che espongono anche esemplari di grande pregio e rarità, lo spettatore sale dal piano terra al primo piano, dedicato alla reinterpretazione delle carte del presagio nella modernità e trova nomi e tratti a noi ben conosciuti.
In bella vista ci accoglie un volto di Corto Maltese a ricordarci che il maestro Hugo Pratt aveva prestato la sua arte all’illustrazione di una serie di tarocchi a tema. Ma non è il solo, a fianco ecco i Tarocchi Neri di Diabolik, e quelli dell’orrore di Dylan Dog disegnati da Angelo Stano, quelli “mysteriosi” del BVZM di Giancarlo Alessandrini, quelli di Nathan Never.
La lista dei nomi illustri non si ferma qui. L’Editrice Scarabeo pubblicò anche i Tarocchi delle Origini ad opera di Sergio Toppi, di cui fanno bella mostra quattro illustrazioni. Anche Jacovitti si cimentò, con il suo stile inconfondibile con gli Arcani Maggiori e Minori.
Infine, in un angolo dedicato ai soli visitatori adulti, i disegni passionali di Milo Manara e Paolo Eleuteri Serpieri, anche se, ad onor del vero, l’impressione è che in questo ultimo caso le illustrazioni per i tarocchi non furono create ad hoc ma “estratte” dalle tavole di Druuna.
Ah, e nel caso qualcuno si stesse chiedendo: “Trionfi” è anche il modo con cui vengono indicati gli “Arcani Maggiori” ovvero le 22 carte con figure uniche che generalmente associamo ai Tarocchi.
E poi non dite che uBC non vuol dire “una Bella Cultura”.
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