Di tutto ci saremmo potuti aspettare da questo ventunesimo secolo tranne che ritornassero in auge gli albetti a striscia, lo storico formato con cui la Sergio Bonelli Editore, nelle sue tante forme e nomi, si impose a partire dagli anni ’40 dello scorso secolo e che a fine anni ’60 cadde decisamente in disuso.
Le avvisaglie di questo vero e proprio ritorno al passato si ha nel 2018 con l’uscita in fumetteria della Collana Darkwood di Zagor, 6 albi a strisce da 64 pagine, realizzati da Moreno Burattini e dal duo Gianni Sedioli e Marco Verni, con la storia Il battello dei misteri. La buona risposta dei lettori spinge la casa editrice a proporre due anni dopo la Collana Scure, con lo stesso formato e una storia, I monti della solitudine, realizzata da Jacopo Rauch e Raffaele Della Monica.
Nel 2021 è la volta di Tex, con la proposta da parte di RCS – come allegato settimanale ai quotidiani Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport – della ristampa anastatica delle strisce storiche a partire dalla prima serie del 1948. Ad accompagnare le prime uscite è una serie inedita in 6 albi, Silver Star, realizzata da Burattini e Rodolfo Torti. Anche in questo caso il successo dell’iniziativa è notevole, tanto da essere seguìta in questi giorni dalla ristampa anastatica delle serie di Zagor, affiancata a sua volta – per i primi numeri – da un’avventura inedita, realizzata da Burattini e Alessandro Chiarolla.
Nel frattempo, nel 2024 vengono proposte dalla casa editrice ben due serie: quella ormai consueta dedicata a Zagor, con gli 8 albi della Collana Aquila (di Giovanni Eccher e dei fratelli Cassaro) viene preceduta dalla Serie Vindex, 12 albetti quindicinali con una storia inedita di Tex, scritta da Moreno Burattini con i disegni di Marco Torricelli.
Nella Serie Vindex, Burattini sceglie di riprendere una delle storie più memorabili della saga texiana, quella in cui il ranger si scontra con Vindex, scienziato folle che – in una sequenza di storie apparse nel 1957 nella serie a striscia Gila (poi riproposta in Tex n.34, Sinistri incontri“) – voleva ricreare l’impero azteco tramite alcuni arditi esperimenti scientifici con cui riuscì a far crescere a dismisura guerrieri indiani e feroci puma, tutti sgominati a fatica da Tex a suon di dinamite. Quasi un’incursione di G.L. Bonelli e Galep, coadiuvato in una sequenza da Francesco Gamba, nella fantascienza più classica.
Nel Deserto di Gila viene rapito da alcuni desperados messicani l’esimio professor Victor Herman, amico di Tex dai tempi dell’avventura contro Vindex. Dietro il rapimento ci sono alcuni autonominatosi eredi del folle scienziato, che hanno deciso di provare a sfruttare le scoperte di un tempo per i loro biechi interessi. Dopo lunghi inseguimenti che culminano in vari scontri contro i desperados e dopo aver affrontato la minaccia di insetti giganti (omaggio alla fantascienza d’antan), Tex, affiancato dai suoi pards, riesce a sconfiggere i suoi avversari e a salvare l’unico scienziato coscienzioso.
Torricelli aveva già realizzato un Tex anni addietro, esattamente il n.603 Faccia di Cuoio, riproponendo gli stilemi grafici del Galep classico. Anche in questa occasione riprende il segno galeppiano, forse in maniera meno aderente: sarebbe bello e anche giusto poterlo vedere alle prese con un Texone.
Sinceramente, però, non comprendiamo appieno il ritorno del formato a striscia, considerato lo spazio a disposizione su tutte le innumerevoli testate texiane per storie brevi o lunghe. Nel formato a striscia il ritmo di lettura è forzatamente velocizzato e frammentato dalle poche pagine a disposizione. Il paragone poi con le strisce anastatiche che vengono proposte adesso in edicola è particolarmente ingeneroso, dato che gli albetti di Bonelli & Galep dei tempi d’oro traboccavano di azione. L’impressione, in questo frangente, è che si sia semplicemente suddiviso in strisce una storia normale, frammentandola in maniera poco intrigante per la lettura.
Per ora l’esperimento del ritorno a striscia ha riguardato solo i grandi classici della casa editrice, come Tex e Zagor. Paradossalmente sarebbe stato più interessante leggere in questo formato le avventure di qualche personaggio moderno, ma probabilmente per vedere la versione a striscia di Eternity e il Commissario Ricciardi i tempi non sono ancora maturi.