Qual è la “divisa d’ordinanza” di Zagor? Beh, la risposta sembra facile: casacca rossa senza maniche – con un cerchio giallo sul petto, contenente un’aquila nera stilizzata – completata da un paio di pantaloni blu. Ma… ne siete proprio sicuri?
Beh, come i lettori diversamente giovani ricorderanno, NON è sempre stato così, almeno nelle copertine fino al n. 100 della collana mensile – e questo abbigliamento un po’ cangiante era spesso accompagnato da sfondi monocromatici, caratterizzati da tonalità piuttosto decise che verranno quasi sempre attenuate nelle ristampe successive, senza però che vengano corretti sistematicamente i colori “sbagliati” della casacca o dei pantaloni… Vediamo una veloce carrellata per inaugurare questa nuova rubrica dedicata al mondo di Zagor.
Il numero 1 stabilisce i colori della casacca di Zagor, sebbene la tonalità del rosso non sia esattamente quella definitiva – come d’altronde succedeva anche in altre copertine dei primissimi anni, ad esempio quella del numero 3 L’oro del fiume.
Già nel numero 4 il colore della casacca cambia inopinatamente, passando dal rosso all’arancione. Si tratta della variante più usata nei primi cento numeri e avrà il suo culmine proprio nel numero 100 (come vedremo in séguito). È da notare anche la mise di Cico, diversa dal completo verde a cui siamo solito associarlo – sebbene a posteriori: le apparizioni del panciuto messicano in copertina sono rarissime – soprattutto grazie al numero 84 Indian Circus e all’iconica copertina del numero 88 Odissea americana. La copertina di Tutto Zagor 4 non trasforma l’arancione in rosso, limitandosi ad attenuare la tonalità dello sfondo monocromatico: in compenso, varia ulteriormente i colori dell’abito indossato da Cico…
Nel numero 10 abbiamo un’altra delle occasioni in cui il rosso della casacca vira verso una tonalità più scura: oltre a ciò, la copertina è da ricordare perché mostra (per la prima volta) i pantaloni di Zagor di colore verde. Il Tutto Zagor 10 corregge il colore dei pantaloni e, inoltre, colora le rocce cui Zagor si appoggia, innaturalmente bianche nell’originale.
Nel numero 11 vengono “riciclati” i colori già visti nel numero 4 Corvo Giallo: la casacca di Zagor è di nuovo arancione anziché rossa, mentre lo sfondo compatto è anche stavolta viola. Il Tutto Zagor 11 “corregge” il colore della casacca, ma banalizza troppo lo sfondo – che diventa completamente bianco.
Piuttosto curiosa la copertina del numero 15: se guardate con attenzione, scoprirete che la casacca rossa sembra addirittura mancare – e il cerchio giallo sembra disegnato direttamente sul petto di Zagor… La copertina di Tutto Zagor 15 riporta le cose alla normalità.
Numero 16: un’altra copertina in cui la casacca di Zagor è arancione… e nemmeno stavolta il colore viene corretto nella ristampa: il Tutto Zagor 16 si limita infatti ad attenuare la tonalità dello sfondo monocromatico, come in altre occasioni.
La copertina del numero 18 – una delle mie preferite all’epoca (anche se i “cattivi” della storia contenuta all’interno erano cinesi e non indiani…) – mostra di nuovo Zagor che indossa un paio di pantaloni verdi. Il colore non viene corretto nella copertina di Tutto Zagor 18.
Numero 22: una delle copertine più iconiche di quei primi anni di albi giganti vede ancora una volta Zagor in casacca arancione, con il solito sfondo uniforme… Per una volta, il Tutto Zagor 22 si adegua in toto e mantiene esattamente gli stessi colori (sfondo compreso).
Si salta al numero 30, in cui i pantaloni di Zagor cambiano nuovamente colore per virare, stavolta, su una specie di marrone e nero… Il Tutto Zagor 30 ripristina il solito blu e colora la roccia bianca, spostando inoltre leggermente le posizioni dei combattenti.
Ed eccoci al numero 32, cioè la copertina più “ritoccata” di tutte 🙂 Nella versione originale, infatti, l’accostamento di colori è quasi psichedelico: la casacca rossa di Zagor diventa gialla, il cerchio sul petto diventa blu, i pantaloni sono marrone chiaro… e, inoltre, i proiettili sparati dalla mitragliatrice sembrano colorati da un bambino dell’asilo! La casacca gialla e blu era talmente improponibile che venne corretta – anche se non subito, bensì nelle tirature da 400 lire – nella ristampa “scritta rossa” (che è quella riprodotta nel sito ufficiale della casa editrice), senza però ripristinare il blu dei pantaloni, né gli spari della mitragliatrice, anzi vennero anche “sbiancati” i monti alle spalle dei personaggi ritratti… Solo con il Tutto Zagor 32 ogni colore tornerà al posto giusto.
Si passa al numero 37, dove riappare nuovamente la casacca arancione prima di una ventina di numeri con tutti i colori canonici. Sul Tutto Zagor 37, la casacca ridiventa rossa e vengono cambiati i colori per terreno e sfondo.
Ed eccoci ad un’altra copertina “psichedelica”: nel numero 58, infatti, i colori della casacca vengono clamorosamente invertiti, con il corredo dei pantaloni verdi… Stranamente (e diversamente da quanto successo per il numero 32 di cui parlavamo prima), la ristampa “scritta rossa” non modificò questa bizzarra colorazione e bisognerà attendere il Tutto Zagor 58 per le correzioni.
Vale la pena segnalare anche il numero 60, ma non per quanto riguarda Zagor bensì per il plotone di giubbe… verdi e azzurre che stanno per fucilarlo. Davvero strano il colore scelto, tenendo anche conto che nel numero 59 Servizio segreto il soldato inglese colpito indossava regolarmente la sua giubba rossa. I colori delle divise restano invariati anche nel Tutto Zagor 60.
Una segnalazione anche per il numero 68, ma non per “errori di colorazione”: per una volta, infatti, l’arancione rende benissimo il carattere “soprannaturale” della situazione.
Nel numero 77, altra apparizione per i pantaloni verdi, insieme a uno degli ultimi sfondi monocromatici così caratteristici. I pantaloni ridiventano blu (e lo sfondo viene attenuato) nella copertina del Tutto Zagor 77.
Per la seconda e ultima volta, dopo il numero 4 Corvo Giallo, Cico appare in copertina su questo numero 80 con un vestito non di colore verde – come invece accadrà in tutte le occasioni successive, a iniziare dal già citato numero 88 Odissea americana. Il colore del vestito resta invariato sul Tutto Zagor 80.
Ed ecco tre copertine consecutive strepitose – dedicate alla storia contro il vampiro – caratterizzate da un uso dei colori davvero pop: se la casacca e i pantaloni di Zagor sono sempre quelli canonici, sono gli sfondi e altri particolari a renderle indimenticabili! Si inizia con il numero 85, dove bastano i pipistrelli e i giochi di luce sul corpo di Zagor a rendere la sensazione di pericolo incombente. Si passa poi al numero 86, con l’ombra del vampiro che allude più a un Nosferatu che a un elegante Dracula (qual è Rakosi) e un muschio verdastro che suscita immediatamente un senso di marciume e disfacimento. Si finisce con il numero 87 e l’atipico colore verde per la pelle del vampiro, incongruo quanto terrificante… Purtroppo, le copertine dei Tutto Zagor corrispondenti – pur mantenendo il verde per Rakosi – usano colori molto più realistici che appiattiscono il tutto e riducono inevitabilmente le sensazioni di vera e propria paura suscitate dalle copertine originali…
E completiamo questa panoramica con il numero 100: è l’ultima volta per la casacca arancione e anche per i pantaloni verdi… Da lì in poi, TUTTE le copertine mostreranno Zagor con la casacca rossa e i pantaloni blu, mentre Cico (le rare volte che sarà presente) indosserà sempre il vestito verde.
Curiosamente, nella storia – tutta a colori, come di consueto per i numeri centenari – Cico indosserà un vestito celeste (!) e anche l’abbigliamento di Guitar Jim sarà completamente diverso da quello che appare in copertina… Il Tutto Zagor 100 ripristinerà i colori abituali per lo Spirito con la Scure, modificando solo parzialmente i colori usati per Jim e “banalizzando”, una volta di più, lo sfondo.
Come dicevo, dopo questo numero nessuna copertina mostrerà più una mise di Zagor con i colori fuori posto, grazie a una maggiore cura redazionale rispetto ai primi anni un po’ “pionieristici”: a memoria, ricordo che anche Tex nel primo periodo appariva ogni tanto in copertina con colori diversi da quelli abituali.
Però, per quanto in molte occasioni dovute alle tonalità usate per gli sfondi (e quindi alla necessità di far risaltare il personaggio usando colori diversi), queste “variazioni pop” erano a loro modo genuinamente attraenti, piccole deviazioni rispetto a standard codificati che diventeranno, dal numero 101 in poi, definitivamente immutabili.
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