Hellingen & Mefisto: quelle curiose coincidenze (parte prima)

//
6 mins read

Conosco Butch Walts da quando eravamo bambini, praticamente siamo cresciuti insieme negli anni ’70 condividendo scuole, amicizie e soprattutto letture… ah, ve l’avevo già detto? È vero, l’ho fatto quando abbiamo parlato del sense of wonder zagoriano. Nelle nostre chat finiamo immancabilmente a parlare dei fumetti della nostra infanzia, di quei mitici anni in cui leggevamo di tutto. Poche sere fa è capitato di nuovo e, visto che la chiacchierata precedente ha avuto un discreto numero di accessi e di commenti positivi, abbiamo deciso di creare un altro articolo sull’onda dei ricordi…
[ATTENZIONE: contiene spoiler sugli albi di Tex e Zagor dedicati agli scontri con i loro arcinemici]

BW: Ciao Marco!

MG: Ciao!

BW: Stavo pensando a certi albi bonelliani usciti negli ultimi due anni e mi è venuta in mente una cosa…

MG: Cioè?

BW: Cioè che non mi hai parlato per niente del ritorno di Hellingen (di Burattini & Ferri/Sedioli/Verni) risalente all’estate/autunno 2015, né di quello di Yama (di Boselli & Civitelli) pubblicato tra fine 2016 e inizio 2017.

MG: E quindi?

BW: Beh, ero un po’ sorpreso… Negli anni ’70 aspettavamo in modo spasmodico i ritorni di Hellingen e di Mefisto ed eravamo entusiasti appena questi arcinemici tornavano al centro della ribalta, quindi pensavo che me ne avresti parlato.

MG: Hai ragione, a suo tempo gli episodi con Hellingen e Mefisto ci sembravano quelli più interessanti di tutti e li rileggevamo continuamente. Ricordo che avevamo addirittura elaborato una teoria sulle curiose coincidenze che li accomunavano…

Tex e Zagor contro i loro nemici

BW: Stai svicolando: perché neanche un commento, da parte tua, a questi ultimi “ritorni”?

MG: Cosa posso dirti? Sai che non parlo mai delle storie di Burattini, sono sempre un po’ in imbarazzo perché Moreno per me è un amico di lunga data prima che l’autore/curatore di Zagor… Inoltre, quella storia si chiude con un finale aperto perché è in preparazione il seguito, come spiegato dallo stesso autore nell’intervista che gli avevo fatto qualche mese fa, quindi un giudizio complessivo potrò darlo solo in seguito.

BW: OK, su Hellingen non vuoi sbilanciarti… Ma il ritorno di Yama?

MG: Beh, se ricorderai l’unica storia di Yama che mi era veramente piaciuta, a suo tempo, era “Il figlio di Mefisto“, mentre le altre due – soprattutto la scialba “Tex contro Yama” – non mi avevano convinto… e devo ammettere che nemmeno questo ritorno scritto da Boselli mi ha entusiasmato anche se, naturalmente, non si toccano i livelli infimi del ritorno di Mefisto scritto da Nizzi qualche anno fa, deludente oltre ogni aspettativa.

BW: Cos’è che dicevi a proposito delle curiose coincidenze?

MG: Ma come, non te lo ricordi più? A furia di sfogliare gli albi con Hellingen & Mefisto, ne avevamo trovate un sacco… Peccato non essersele annotate per esteso, adesso mica le ricordo più tutte. Però ho ritrovato una tabella riassuntiva compilata a suo tempo, anche se molto stringata, riguardante il primo ritorno di entrambi i nemici.

BW: Ora che me lo dici, mi torna qualcosa in mente… A un certo punto avevamo quasi pensato che gli autori di Tex e Zagor si fossero messi d’accordo.

MG: È vero… E dire che, all’epoca, non immaginavamo certo che Bonelli & Nolitta fossero, in realtà, padre e figlio né che avessero scritto (Bonelli) o avrebbero scritto in seguito (Nolitta) storie di entrambi i personaggi.

BW: Proprio così! Anzi, figurati che vedendo la classica didascalia “Text by G. L. Bonelli” pensavo che Tex fosse un fumetto americano tradotto… Però non ricordo granché delle coincidenze che avevamo trovato. Tu sì?

MG: Non tutte, ti dicevo: solo quelle annotate nella tabella riassuntiva di cui ti parlavo, dopo le avventure iniziali di entrambi i personaggi – apparsi nei primi albi a striscia – in cui le loro potenzialità erano solo in nuce.

La prima apparizione. Tex n° 3 (Bonelli/Galep), Zagor n° 11 (Nolitta/Ferri)

BW: Sì, i personaggi erano stati sfruttati solo in minima parte. A me era sembrato soprattutto sprecato lo spunto dello scienziato pazzo che dopo aver creato un robot gigantesco e altre invenzioni avveniristiche… veniva liquidato da Zagor in poche pagine. Mefisto, poi, era solo un illusionista dedito allo spionaggio che veniva catturato dopo tutta una serie di avventure di Tex in terra messicana.

MG: Già… Ma con il primo ritorno, le cose cambiavano per entrambi.

BW: Cosa dicevano le tue note sul primo ritorno?

MG: Vediamo… Ecco qui: «1) Numero 39. 2) Fisionomia cambiata. 3) Storia più lunga di tutte. 4) Aiuto di un “nuovo” comprimario. 5) Annullamento della volontà. 6) Presunta morte non per mano dell’eroe.»

BW: EH?!?

MG: Ma dai, non fare lo sciocco… Sforza un pochino la memoria! “Numero 39” mi sembra chiaro, no? Entrambi gli arcinemici tornano nel n° 39 delle rispettive serie mensili, anche se Hellingen si “svelerà” nel numero successivo. Fin qui ci siamo, direi…

Sorpresa! Tex n° 39 (Bonelli/Galep), Zagor n° 40 (Nolitta/Donatelli)

BW: Sì, adesso mi tornano in mente alcuni particolari. Addirittura avevamo scoperto in seguito che l’albo 39 di Zagor era stato il primo scritto espressamente da Nolitta per la serie mensile, dove fino a quel punto erano stati solo ristampati gli albi già usciti a striscia.

MG: Esatto… Ricorderai quindi che ci era sembrato – a posteriori – piuttosto significativo che per la prima storia mensile “inedita”, chiamiamola così, Nolitta avesse rispolverato il nemico che era sembrato più potente di tutti, come dicevi poco fa: robot gigantesco telecomandato, proiezione di immagini a distanza…

BW: Hai ragione! Ed è evidente anche ciò che indichi con “Fisionomia cambiata”.

MG: Già… Mefisto torna notevolmente invecchiato, tanto che Tex non lo riconosce subito.

BW: Logico: sono passati vent’anni circa dall’avventura precedente…

MG: Hellingen, invece, nella prima parte della storia indossa la maschera dell’apparentemente innocuo Professor Bauer. Ma anche quando si toglie la maschera, scopriamo che il suo viso è cambiato, deturpato dall’incendio che ha distrutto il suo laboratorio alla fine dell’avventura precedente.

BW: Ora ricordo anche cosa intendi per “Storia più lunga di tutte”: entrambi i ritorni costituivano, naturalmente all’epoca, le storie più lunghe delle rispettive collane, probabile altro segnale della grande importanza riservata dagli autori a questi due nemici.

MG: Questo è ciò che pensavamo… In realtà, controllando meglio, il record di lunghezza era vero soltanto per Tex, con 245 pagine (e una striscia). Invece, le 212 pagine del ritorno di Hellingen non bastano a superare le 241 dell’avventura “I ricattatori”, con Zagor che va a Chicago.

BW: Quindi questa non possiamo considerarla una coincidenza. Ne restano comunque altre tre, ma devo confessare che non ricordo proprio il significato di “nuovo comprimario”… Fishleg per Zagor, d’accordo: ma per Tex?

MG: È proprio tanto tempo che non rileggi queste storie, eh? Se è facile ricordarsi della prima apparizione del capitano “Gamba di pesce“, uno dei comprimari più amati dai lettori zagoriani, ti sei dimenticato di Gentry, un amico di Tex che lo affiancherà nella lotta contro gli indiani Hualpai.

Due nuovi personaggi: Gentry & Fishleg. Tex n° 39, Zagor n° 40

BW: Ora ricordo! Forse l’avevo rimosso perché, nel corso della storia, fa velocemente una brutta fine… Niente a che vedere con Fishleg che tornerà più volte con la sua Golden Baby, anche se qui è invece a bordo di un’autentica bagnarola e con un equipaggio strampalato – che fa a sua volta una brutta fine.

MG: Eh sì, niente a che vedere con il pittoresco equipaggio che caratterizzerà i ritorni successivi di Fishleg… ma non divaghiamo ulteriormente.

BW: D’accordo. Il punto successivo riguardava l’annullamento della volontà… cosa intendevi?

MG: Non ti viene proprio in mente?

BW: Aspetta, ci sono: i due Kit, Willer e Carson, vengono ipnotizzati da Mefisto e compiranno un sacco di misfatti – uccisione di numerosi Navajos, furti alle banche, omicidi… – mentre Zagor viene drogato da Hellingen e deve eseguire i suoi comandi per recuperare Titan dal fondo del lago Erie.

MG: Bravo, vedi che se ti sforzi un pochino le cose le ricordi anche tu?

Eroi in balia della volontà del nemico. Tex n° 39, Zagor n° 40

BW: Sì… e infatti ricordo perfettamente come finiscono entrambe le storie: Mefisto cade da un dirupo dopo che Tiger Jack gli ha sparato contro. Hellingen, invece, viene colpito da un arpione lanciato da Fishleg.

MG: Esatto! E con questo siamo all’ultima coincidenza contenuta nel mio elenco, la (presunta) morte non causata dall’eroe principale.

BW: Però a suo tempo mi era sembrata poco credibile la “resurrezione” di Hellingen, pur se spiegata nel ritorno successivo.

MG: Hai ragione. Forse Nolitta poteva restare più ambiguo, invece di far dire a Zagor che Hellingen è… “Spacciato, Fishleg. Il tuo arpione lo ha raggiunto con una precisione e una forza incredibili!”

BW: La soluzione di G. L. Bonelli mi sembra migliore: Mefisto cade dal dirupo, in pieno deserto, senz’acqua. Tiger Jack non verifica se è davvero morto (ha paura di essere ipnotizzato se si avvicina) e questo lascia un margine più “accettabile” per il successivo ritorno.

 

L’incubo finisce (temporaneamente). Tex n° 40, Zagor n° 41

MG: Allora: hai visto che almeno 5 delle 6 coincidenze riepilogate nella mia tabella sono fondate – anche se la tua memoria, qua e là, faceva un po’ acqua? Che te ne pare?

BW: Non posso che essere d’accordo, i punti in comune tra le due storie sono innegabili.

MG: E non finisce qui: anche nel secondo ritorno (Tex n° 78-80, Zagor n° 107-109) vi saranno numerose coincidenze, soprattutto per quanto riguarda la soluzione trovata per concludere la storia e lasciare la porta aperta per il ritorno successivo… ricordi?

BW: Certo: Hellingen & Mefisto impazziscono entrambi!

MG: Se ritrovo qualcun altro dei miei vecchi appunti ne parleremo ancora, ti va?

BW: Puoi contarci! Lo sai che questi tuffi nel passato mi piacciono un sacco.

MG: Alla prossima, allora!

 

[Tutte le immagini sono (c) Sergio Bonelli Editore]

Marco Gremignai

L'uomo che veniva da Peccioli

Articolo precedente

Waiting For Lucca Comics & Games 04: Brandon Graham

Prossimo Articolo

Ma cos’è questa crisi

Ultimi Articoli Blog