Zagor n.54
“Natale calibro 45”

Le storie degli anni '70 che hanno creato il mio immaginario fumettistico

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Una Short su uno Zagor che ho letto negli Anni ’70 da pubblicare per la vigilia di Natale? Nessun dubbio sulla scelta, visto che il n.54 della collana si svolgeva proprio durante la vigilia di Natale 🙂

Alla fine del 1969, sullo Zagor mensile era in corso la ristampa delle avventure originariamente pubblicate nel formato a striscia, che veniva talvolta integrata con avventure inedite (tutte disegnate da Franco Donatelli) con “l’obiettivo di rallentare la ristampa delle strisce che, dopo tre anni, aveva quasi raggiunto gli episodi inediti pubblicati nella Collana Lampo” – come spiegato nel saggio Tutto Bonelli 1941-1979 da cui è tratta questa citazione.

Natale Calibro 45 è proprio una di quelle avventure inedite, pubblicata dopo un’altra inedita – intitolata La Dea nera – che terminava nella prima parte di quest’albo e aveva visto in azione a Darkwood alcuni sanguinari Thugs, provenienti dall’India.
Per completare la foliazione dell’albo e lasciar spazio, nel numero successivo, al passato di Zagor, lo sceneggiatore Sergio Bonelli / Guido Nolitta aveva optato per un veloce divertissement basato su una ghenga di squinternati rapinatori travestiti da “Singing Santa Claus”, rapidamente sbaragliati dall’intervento risolutore di Zagor.

Una storiellina natalizia pubblicata proprio a dicembre, come talvolta succedeva per avventure particolari dei supereroi americani che si svolgevano in determinate ricorrenze e come sarebbe successo in séguito, ad esempio, per episodi particolari di serie TV.

Se, dopo la gag con la baffuta Mamma O’Hara, la trama sembrava per un attimo volgere al drammatico, la proposta di Zagor ai rapinatori sconfitti riportava il tono della storia su binari più leggeri: sono travestiti da Papà Natale canterini? Ebbene, che cantino alla tradizionale festa del villaggio!
Gli esiti, naturalmente, erano spassosi – in particolare, l’improvvisazione di uno dei Santa Claus che si avventurava in una rima fantasiosa da abbinare alla parola “rischi” (una parola, ma non la rima, verrà poi modificata nelle ristampe successive).

Insomma, una chicca natalizia da leggere sotto l’albero anche nella ristampa “Scritta Rossa” visto che, per pura coincidenza, venne pubblicata a novembre 1974.

BUON NATALE!

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