Le Teenage Mutant Ninja Turtles hanno un background molto diffuso nella cultura Pop mondiale: questa influenza inizia nel 1984, quando uscì il primo numero per mano di due visionari artisti quali Jason Eastman e Peter Laird. Tutto molto garage e indipendente, figlio dei tempi che correvano e molto probabilmente in controcultura con i grandi supereroi Marvel e DC… ma in questa breve recensione andremo a parlare dell’aspetto più interessante ed esteticamente più rappresentativo, ovvero dei fumetti anzi, dei comics.
Torniamo al 2024. Panini Comics, qualche mese dopo l’uscita negli States, pubblica il n.1 della nuova serie delle TMNT che – dopo 40 anni tondi tondi – rilancia il mito dei quattro fratelli dai nomi ispirati agli artisti rinascimentali italiani: Leonardo, Donatello, Michelangelo e Raffaello.
Questa nuova avventura porta la firma di un nome tutelare dei comics americani, Jason Aaron (Batman, Wolverine, Hulk, Star Wars, Hellblazer), coadiuvato ai disegni da vari autori che si assecondano in base alle storie e alle caratteristiche richieste.
Per chi si stesse chiedendo: <<Ma io non ho mai letto le storie delle Tartarughe Ninja prima d’ora. Conosco solo la loro genesi, posso iniziarla questa serie?>> la risposta è: <<Assolutamente si!>>
In occasione del 40°anniversario, la casa editrice statunitense che detiene i diritti e pubblica tutto ciò che esce sulle TMNT (la IDW) ha deciso di rilanciare il marchio con un nuovo fumetto: da qui la necessità di dare risalto e, soprattutto, la possibilità a tutti i lettori – vecchi e nuovi – di potersi addentrare nel “mito” della Tartarughe Ninja. Così gli affezionati possono continuare le avventure sviluppate in altre serie in continuity, mentre i neofiti possono iniziare da qui senza perdersi nulla.
La struttura creata è convincente, di bella presenza e forte. Convince molto la scrittura di Jason Aaron: l’ho trovata molto intima e riflessiva, piena di spunti di riflessione con uno sguardo a quella cultura europea, piena di sguardi introversi, figlia della Storia millenaria che ci portiamo dietro.
Questo n.1 – suddiviso in due parti: Lontano da casa e Ritorno a New York: Parte Uno – racconta di Donatello e Raffaello alle prese con le loro turbe personali. Si capisce, fin da subito, che i primi numeri saranno dedicati ai singoli personaggi, senza farli vedere quasi mai insieme (se non attraverso qualche flashback) in modo da costruire un percorso di riconciliazione a tutti gli effetti. Percorso che serve sia alla struttura narrativa di Aaron, sia ai lettori per iniziare a identificarsi nell’universo delle TMNT.
L’apparato grafico è fresco, contemporaneo, figlio dei tempi e coinvolgente. Tutti i disegnatori e coloristi coinvolti in queste due storie hanno saputo dare nuova forma visiva al fumetto, marcando così un nuovo territorio su cui potersi identificare con le nuove avventure delle Teenage Mutant Ninja Turtles.