Esattamente un anno fa, il 23 settembre 2023, debuttavano le nostre Short Review: recensioni brevi, segnalazioni, recuperi di fumetti meritevoli ecc. ecc. Da allora ne sono state pubblicate più di trecento, con frequenza giornaliera (tranne la domenica, quando esce il Compendio delle Short pubblicate nella settimana che si sta concludendo).
“Festeggiamo” questa ricorrenza, curiosamente, con la recensione dell’ultimo Alan Ford apparso in edicola – proprio come, un anno fa, inauguravamo le Short recensendo il n.651 in cui veniva paventata la “prossima chiusura di Alan Ford”…
Nel numero scorso, i lettori erano stati lasciati in sospeso per quanto riguardava il titolo dell’episodio successivo: la cover riportata in quarta di copertina era completamente bianca, con la sola scritta a caratteri cubitali rossi “Una bella notizia?”
Nell’elenco delle uscite di settembre il numero veniva commentato così: Leggere per credere! Il noster Max Bunker scrive e sceneggia sempre più, ma i disegnatori…
Ebbene, la buona notizia non è arrivata. A quanto pare i disegnatori non ce l’hanno fatta e il n. 664 contiene la ristampa di due vecchie storie, in sé abbastanza divertenti, disegnate da Dario Perucca (riunite da un’unica tematica che Max Bunker aveva sviluppato su una serie di albi): La prima cosa da fare è uccidere tutti gli avvocati (Alan Ford n.478 dell’aprile 2009) e La seconda cosa da fare è uccidere tutti i medici (Alan Ford n.492 del giugno 2010).
Peccato che la prima di questa storie trovava compimento sul numero successivo (qui non pubblicato), il che impedisce ad un eventuale nuovo lettore di scoprirne il finale…
I motivi di questa scelta editoriale li spiega Max Bunker in seconda di copertina: Alan Ford ha 5 disegnatori (più uno “super”: si presume si riferisca a Perucca), uno dei quali sta lavorando su un numero. Degli altri, proprio Perucca soffre di una malattia agli occhi per la quale si sta curando ma “marcia a passi lenti”, gli altri quattro sono tutti coinvolti nello stato di salute dei loro genitori e quindi il lavoro passa in secondo piano. Il risultato è che ancora una volta vengono ristampate due vecchie storie…
Se non altro, la quarta di copertina stavolta mostra quello che dovrebbe essere il prossimo inedito, intitolato “Due per uno”… Staremo a vedere.