Con un numero molto ben disegnato da Dario Perucca e inchiostrato da Luka Bonardi, termina la trasferta di Alan Ford & Co. nella realtà alternativa di San-Grillà, nella quale erano entrati dal n. 651. Viene finalmente svelato che questo luogo (al quale si può accedere solo ogni cento anni) è governato dal “Grande Saggio”, una sorta di santone/guru onnipotente che – grazie a macchinari avveniristici – è in grado di fare “il bello e cattivo tempo”, letteralmente… Infatti scatena su San-Grillà bufere, maremoti e terremoti! Ma per quale motivo? Semplice: sta morendo e vuole distruggere il suo mondo! Quando, alla fine, ci riesce veramente, come per incanto tutto il Gruppo T.N.T. (compresa Minuette) si ritrova nell’esatto punto in cui tutto era iniziato, ma non riesce ad entrare a San-Grillà proprio a causa del terremoto che chiude il tunnel d’ingresso.
Con una delle sue magie, Minuette riporta tutti a New York… Le ultime tre pagine della storia sono dedicate ad un misterioso omicidio all’Hotel Paradise (continua).
Insomma, una storia in sette albi che avrebbe potuto svilupparsi tranquillamente in due. Ma, se non altro, quest’ultimo capitolo ha una certa linearità e “coerenza”.
In appendice, la riproposta del settimo episodio di Virus Psik (disegni di Giampaolo Chies) e il fumetto noir “Nemesi” (disegni di Marco Nizzoli).
Nell’editoriale, Max Bunker parla del (mai realizzato e, in buona sostanza, irrealizzabile) film di Alan Ford; della sua idiosincrasia per le interviste; del suo nuovo personaggio “Petra”, che sarà disegnato da Perucca; di intelligenza artificiale e di libri; e infine…
“Alan chiude? No, non chiude, ci sarà qualche modifica. Quale? Chi vivrà, vedrà!”