Dampyr n.282 “La strega bambina”

Harlan torna nel continente nero per aiutare un "enfant sorcier"

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7/10

Con ottima sensibilità, pur senza manierismi di sorta, Stefano Piani riporta Harlan, Kurjak e Tesla nel continente nero (Repubblica Democratica del Congo) per proteggere una bambina accusata di essere una “enfant sorcier“.

La problematica, religiosa e sociale, degli “enfant sorcier” è spiegata bene nell’editoriale e mostrata con efficacia nella narrazione della storia. Storia che si districa bene fra i vari personaggi, sfrutta egregiamente le suggestive ambientazioni e, soprattutto, equilibra bene azione e sentimenti.

Uno sguardo attento quello di Piani, coiadiuvato dell’ottimo tratto di Fabrizio Russo, che riesce a coinvolgere e a far scorrere bene un’avventura che sarebbe un (ottimo) fill-in se non ci fosse, come sfondo, l’ombra della Temsek.

Se questo riferimento alla continiuty sia solo un pretesto o una reale minaccia lo vedremo nei prossimi albi: quello che, comunque, rimane è un’ottimo albo, che emoziona e si fa leggere bene, pur senza osare tanto quanto fatto in precedenza.

Peccato solo per la discutibile cover di Enea Riboldi.

VOTO
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Pasquale Laricchia

Cominciai a correre. Finché i muscoli non mi bruciarono e le vene non pomparono acido da batteria. Poi continuai a correre.

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