Martin Mystère n.399. Da lì a là, passando per di qua

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Martin Mystere 399 – Il Segreto della Superba ALuca Barbieri torna sulle pagine del Detective dell’Impossibile per parlarci della sua Genova – cui fa anche riferimento il titolo stesso dell’albo “Il segreto della Superba” – sebbene ai non autoctoni sia necessario addentrarsi nella lettura per essere correttamente edotti del perché al capoluogo ligure sia associato quell’aggettivo.

È questa quindi una storia in cui traspare la voglia (la smania?) del padrone di casa di mostrare all’avventore quante più cose possibili nel minor tempo possibile, con il risultato di una non ottimale gestione dei contenuti.

Martin Mystere 399 – Il Segreto della Superba BSi parte dai saraceni per convergere verso Cristoforo Colombo, passando attraverso le crociate e le trenette al pesto. Si chiamano in causa studiosi del passato (Calce, Salone) e del presente (Calcagno), e verosimilmente lo stesso autore fa scendere in campo un suo avatar (Romero) per interagire con la famigliola Mystère. Ancora, si va dai sotterranei urbani infarciti di misteriose porte antiche (chi ha detto Torino? Chi ha detto New York?), fino alla “guerra delle guerre” che i lettori mysteriani ben conoscono, passando attraverso misteriosi parti gemellari e rimandi a linguaggi ultramillenari.  

Martin Mystere 399 – Il Segreto della Superba CDi buono c’è che l’autore riesce comunque a giostrarsi tra i mille e più rimandi. Il decorso però, in situazioni come queste, è sempre prevedibile, ossia che troppa carne a cuocere rischia di lasciare parte della ricetta non correttamente eseguita: è il caso della misteriosa “gemella” di Cristoforo Colombo, che già di per sé costituirebbe uno spunto non da poco, ma che qui invece viene liquidata da una vignetta all’altra; lo stesso riferimento ad Atlantide e Mu, dopo tutti questi anni, non può più pretendere di svolgersi secondo gli stessi binari di trent’anni e più fa – dopo la catastrofe, qualcosa è sopravvissuto qui, e qualcosa è sopravvissuto là, e così via – senza provocare un senso di déjà vu. Al di là di questo, il soggetto di partenza presenta più di un elemento in comune con le vicende del signor Max, e si conclude in maniera non dissimile, nonostante qui non manchi una certa dose di lirismo che la citazione bladerunneriana (fortunatamente!) rende sempre possibile.

Martin Mystere 399 – Il Segreto della Superba DPer quanto concerne il versante grafico, Marco Foderà fa un buon lavoro di caratterizzazione, che viene messo in risalto più attraverso i personaggi secondari (chi ha detto Luca Bizzarri? Chi ha detto Gilberto Govi?) che non sui protagonisti; tra questi, ad avere una buona resa è principalmente Martin, ma solo perché il suo ruolo nella vicenda è più attivo di quello di Java e Diana, e come sempre dispiace vederli relegati ad un ruolo poco più che di contorno. Martin Mystere 399 – Il Segreto della Superba ELa regia in generale si mantiene sobria ed efficace, senza guizzi particolari; forse anche per questo motivo emerge con maggior enfasi una buona recitazione dei personaggi, che traspare efficacemente in alcune inquadrature.

Un albo in buona sostanza solido, in cui la pletora di spunti nati nel corso di quaranta e più anni viene gestita con amore. Anche qui, come nell’avventura precedente, si rende evidente come la voglia di raccontare Martin e il suo universo abbia “trovato casa” in tutta una serie di nuovi autori, ai quali quindi fa piacere concedere delle prove che, seppur non perfette, dimostrano come la strada per ulteriori miglioramenti sia già stata imb(r)occata.

Sinossi

Martin Mystère, in vacanza in Italia, si ritrova ad affrontare una antica minaccia risvegliatasi nei sotterranei della città di Genova. Ed ecco che l’Indagatore dell’Impossibile dovrà dipanare l’intreccio che lega il capitano saraceno Amoret Reis, il Sacro Catino della cattedrale di San Lorenzo, la presa della città di Cesarea nella Prima Crociata, Cristoforo Colombo e l’ormai dimenticata guerra fra Mu e Atlantide.

Martin Mystère n.399 “Il segreto della Superba
di Luca Barbieri e Marco Foderà
16x21cm, 96 pagine, b/n, 4,90€
Sergio Bonelli editore, maggio 2023

Oscar Tamburis

Da sempre convinto sostenitore della massima mysteriana "L'importante non è sapere le cose, ma fare finta di averle sempre sapute"

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