Stefano Piani sceglie di ambientare questa avventura in India, tra Calcutta e il villaggio di Bhangarh, nel Rajasthan. Un’avventura che esplora – grazie alla sensibilità di Maud Nightingale – le leggende del villaggio, oggi meta turistica. Un excursus di base interessante e affascinante che rievoca i racconti del Mago Nero Singhia Sevra e della sua morbosa passione per la bellissima principessa Rani Ratnavati.
Tra presente e passato, tra fantasmi e fanatici, Maud (con il supporto di Harlan) farà il possibile per sciogliere la maledizione che affligge il luogo. Un buon mix tra tradizioni popolari, miti, racconti e avventura quindi, con sullo sfondo un paese tanto affascinante quanto complesso.
Purtroppo la narrazione, vista la mole di informazioni che si ritrova a sviscerare, non riesce a soffermarsi abbastanza né sui personaggi, né sulla tipicità dell’ambientazione, né tantomeno sull’avventura, che incede troppo lenta per generare pathos.
Ne viene fuori una sorta di ricerca archeologica con romantica catarsi, che però non coinvolge appieno il lettore nonostante l’eccellente lavoro ai pennelli di Simone Delladio, che si conferma con questa storia uno dei più talentuosi disegnatori della testata.
Probabilmente mettere meno carne al fuoco o dividere l’avventura in due episodi avrebbe giovato alla valorizzazione del plot, che tuttavia rimane comunque interessante.