Dampyr n.281 “Gomorya”

Tra Napoli e Venezia alla ricerca dell'elisir d'amore

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6.5/10

Mauro Boselli ritorna ai testi di questo Dampyr per riprendere il lungo e articolato discorso sulle chiavi infernali. Quello degli artefatti misteriosi (Warehouse 13?) è, negli ultimi anni, il tema che più ha impegnato le storyline di Boselli. 

Oltre che per il nuovo tassello che va ad aggiungere alla continuity del personaggio, questa avventura è degna di nota per la moltitidine di location italiane coinvolte: NapoliVenezia, minuscole cittadine del Friuli. Ma non solo. Questo “Gomorya” – che prende il nome dalla bella (e letale) protagonista conosciuta sullo Speciale Dampyr n.9 – è, soprattutto, un racconto horror, storico e corale. 
Horror per la sottile nebbia e la paura che sovviene quando i malcapitati personaggi di turno si aggirano nei vicoli delle città di cui sopra, grazie anche all’ottimo lavoro di Simone Delladio; storico per i numerosi racconti e riferimenti alle più oscure ed enigmatiche vicende del nostro paese; corale per il gran numero di personaggi qui in azione: Harlan, Kurjak, Tesla, Edgardo Zani, Don Raffaele, Piccirillo, Ballarin e inoltre (impossibile farne a meno quando ci sono di mezzo chiavi infernali) Rakoczy-Saint Germain.
 
Lento (molto), didascalico (molto), prolisso (spesso), con i nostri eroi più che altro seduti a bere e mangiare, ma comunque a suo modo affascinante e interessante, con un finale degno della Napoli in cui è ambientato. 
 
VOTO
0

Pasquale Laricchia

Cominciai a correre. Finché i muscoli non mi bruciarono e le vene non pomparono acido da batteria. Poi continuai a correre.

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