È inutile: quando io e il mio amico Butch Walts finiamo a parlare di fumetti nelle nostre chat, sono ben poche le occasioni in cui gli eroi Bonelli (che condividevamo fin dalla nostra infanzia) restano in disparte – e men che mai il nostro personaggio preferito, naturalmente! Anche se a volte non siamo molto d’accordo…
[ATTENZIONE: contiene spoiler sugli albi di Zagor apparsi negli ultimi mesi e anche su quelli in programmazione]
BW: Ciao Marco!
MG: Ciao Butch, era un po’ che non ci sentivamo!
BW: Esatto. Avevi promesso che mi avresti parlato di qualche bande dessinée, ma se non ti dispiace vorrei invece parlare di Zagor, dopo gli ultimi albi appena usciti in edicola…
MG: Stai parlando di “Furia cieca” e del Maxi “I cosacchi dello Yukon”?
BW: Proprio quelli, perché sono il coronamento di un anno intero di ritorni… e sinceramente mi sembra che siano troppi!
MG: Un anno di ritorni, dici?
BW: Prova a riprendere in mano gli albi pubblicati da giugno scorso a oggi: tranne lo Speciale 30, “Le creature del buio”, in TUTTI gli albi di Zagor – collane fuori serie comprese – vengono ripescati personaggi del passato, siano essi amici o nemici…
MG: Aspetta, aspetta… Mi sembra che tu stia esagerando.
BW: E invece mi sembra che i dati siano indiscutibili, a partire dal “Ritorno del Samurai”…

MG: Continuo a pensare che tu stia cercando di adattare i dati alla tua teoria, però stiracchiandoli un po’ troppo.
BW: Cosa vorresti dire? Vediamoli nel dettaglio questi albi, se non ci credi. A giugno dell’anno scorso inizia la tripla con il ritorno di Takeda.
MG: OK, niente da dire.
BW: Ad agosto, invece, ecco il ritorno di Metrevelic nel Color con le ultime pagine disegnate da Ferri, “L’antica maledizione”…
MG: …e già qui non mi trovi d’accordo.
BW: Non ti seguo: è un ritorno, no?
MG: Certo che lo è, non posso negarlo… ma stiamo parlando di una collana che ha come peculiarità proprio quella di dedicare un albo intero a uno dei personaggi zagoriani ricorrenti, quindi è IMPLICITO che contenga il ritorno di uno di essi!
BW: Io resto della mia idea: anche in questo caso c’è un ritorno, come in tutti gli altri albi degli ultimi mesi – ad eccezione dello Speciale 30, come dicevo prima. A settembre, infatti, inizia la doppia “Tentacoli!”
MG: E quale sarebbe il personaggio che torna, in questo caso?!?
BW: Il dottor Keaton insieme alla sua infedelissima moglie Emma, apparsi nel lontano albo 310 nella prima storia di Burattini apparsa sulla serie mensile e protagonisti, oggi come allora, di una lunga gag iniziale di Cico…

MG: Se nei ritorni includi anche i personaggi secondari, mi arrendo. Resto però dell’idea che puoi davvero adattare quelli che chiami “dati” a qualsiasi teoria, se li stiracchi a piacimento.
BW: A me sembra invece che tu ti arrenda perché non hai argomenti validi da oppormi. E infatti, nella serie mensile, sono tornati in rapida successione Smirnoff e il Tessitore, poi Blondie e adesso – nella tripla appena iniziata – Thunderman e Marcus, mentre nei Maxi sono tornati l’indiano Banack (e, per interposta persona, Eddy Rufus), Eskimo e infine il Principe Alexis… Senza dimenticare Digging Bill nel Color invernale.
MG: E allora? Fermo restando che, secondo me, l’inclusione di “Tentacoli!” e dei Color nell’elenco è un po’ forzata… Qual è il problema?
BW: Come qual è?!? Questi ritorni sono TROPPI!
MG: Ma come? Proprio tu, che quando eravamo giovani non vedevi l’ora che tornasse Hellingen oppure l’equipaggio della Golden Baby…
BW: Sì, certo, ma tornavano una volta ogni tanto! Qui si parla di un anno intero di ritorni – e non è che nei mesi precedenti fosse andata meglio: limitandoci agli albi mensili, dal 600 in poi sono tornati (tra gli altri) gli Akkroniani, Hellingen, Poe, i Lupi Neri, gli Egiziani, Rakosi, Ylenia Varga…
MG: Basta, basta, ti prego! Ho capito il concetto.
BW: E quindi?
MG: E quindi, in linea generale, ti do ragione: negli ultimi tempi, ci sono stati molti ritorni sulle pagine di Zagor.
BW: Tu dici molti, io dico troppi. Hai forse dimenticato che, nella trasferta sudamericana, Zagor ha incontrato – tra gli altri – Marie Laveau, Rodrigues Lobo, Henry Summers e perfino i Deplano y Matamoros? Tutta gente che, teoricamente, NON avrebbe dovuto essere lì… oltre a Mortimer, non appena tornato a Darkwood. E non trincerarti dietro a frasi del tipo “Lo faceva anche Nolitta”!
MG: Potrei farlo benissimo, visto che nella osannata (a ragione) prima odissea americana Zagor trova amici e nemici conosciuti quasi in ogni avventura, pur girovagando tra isole caraibiche, Messico, Texas eccetera, per poi tornare in una Darkwood sconvolta da Hellingen… e non aveva forse incontrato Sam Fletcher, tornando a casa dopo la prima trasferta lunga negli albi mensili dal 41 al 51? Inoltre, mica lo faceva solo Nolitta… Potrei dimostrarti, “dati alla mano” come dici tu, che anche altri autori non sono sfuggiti al recupero di personaggi nolittiani prima di inventarne di originali: Toninelli, ad esempio, ha esordito su Zagor con Bimbo Sullivan, Timber Bill, One Eyed Jack ed Eskimo in rapida successione (solo Skull, nei primi albi da lui scritti, era una sua creazione), mentre Castelli ha terminato la sua collaborazione zagoriana con Guitar Jim, Rakosi e Supermike (intervallati soltanto dal “suo” Tessitore)… Ma non è questo il punto. Da quando non fai un giro sui forum o sui blog zagoriani?
BW: Cosa c’entra?
MG: C’entra, c’entra… Io non li frequento molto, perché spesso le discussioni sono troppo accese e le opinioni inconciliabili, ma una delle caratteristiche ricorrenti è la domanda “Quando torna il personaggio tale?” oppure “Il personaggio talaltro è davvero morto o tornerà ancora?” Prendi Supermike, ad esempio: a suo tempo, tutti eravamo concordi che Castelli avesse, diciamo così, “snaturato” il personaggio rendendolo difficilmente recuperabile… e invece da anni nei forum se ne chiede il ritorno – e tra poco i lettori saranno accontentati (così come torneranno Hellingen, Rakosi e addirittura Kandrax, in una storia scritta dalla “guest star” Chiaverotti).

BW: Adesso sei tu che stai generalizzando, non mi sembrava che il gradimento sul ritorno su Supermike fosse plebiscitario.
MG: Ma se i naviganti continuano a chiederlo a gran voce! Così come, a gran voce, continuano a richiedere la pubblicazione dal “Re di Cuenca Verde”, l’avventura rimasta inedita di Pezzin & Segna di cui Burattini mi aveva parlato anche nella sua intervista…
BW: E allora? Non saresti curioso anche tu di leggere un inedito degli anni ’70?
MG: Butch, facciamo a capirci, ti prego: non stiamo parlando di un raro inedito di Nolitta & Ferri miracolosamente ritrovato, stiamo parlando di qualcosa che – a suo tempo – non è stato ritenuto pubblicabile dall’editore nonché creatore del personaggio. Questo è un altro degli aspetti “schizofrenici” di alcuni forumisti (non tutti, naturalmente) che bollano con grande disinvoltura certi albi pubblicati, soprattutto nella collana dei Maxi, come “fondi di magazzino” inveendo contro gli autori, il curatore e la casa editrice… e magari sono gli stessi che chiedono il recupero del “Re”, ovvero di quello che DAVVERO da quarant’anni è un fondo di magazzino!
BW: Dicevi a me che stavo esagerando, ma anche tu non scherzi…
MG: Esagerando? Te lo ripeto: da quando non fai un giro sui forum o sui blog zagoriani? Il tono spesso è questo, e alcuni Maxi (uno in particolare, a suo tempo, è stato “Bersaglio: Bat Batterton”) hanno suscitato reazioni feroci francamente fuori luogo. Qui si perdono di vista, secondo me, due aspetti fondamentali.
BW: Sentiamo, sono curioso…
MG: Il primo: un fumetto seriale come Zagor, con migliaia di pagine pubblicate all’anno tra più collane, può presentare fisiologicamente alcune storie non eccezionali, oppure un disegnatore che non riscontra grandi apprezzamenti, come a suo tempo succedeva con Segna (e adesso, sotto certi aspetti, con Barison). Questo NON significa che un autore abbia lavorato di malavoglia, o un disegnatore si sia impegnato con la mano sinistra – e, in ogni caso, la critica dovrebbe essere più pacata e non raggiungere picchi da forum calcistici.
BW: OK, su questo posso essere d’accordo. E il secondo aspetto?
MG: Riguarda i ritorni, ma non solo. Nell’ultimo periodo sono riapparsi molti personaggi? È vero, lo riconosco anch’io. Ma quello che mi dà fastidio è che venga criticata l’IDEA in sé e non la riuscita dell’albo. Torna Eskimo? Chi pensa – come te – che ci siano troppi ritorni, crocifigge immediatamente l’albo o, come minimo, lo legge con animo maldisposto. Chi invece è entusiasta dei ritorni, si comporta in modo diametralmente opposto… e in entrambi i casi si perde di vista la storia in sé! Se torna Eskimo (o qualsiasi altro personaggio già incontrato in passato), mi piacerebbe che la disposizione d’animo prima della lettura fosse “Vediamo che idea ha avuto Rauch per riportarlo in vita”, oppure “Vediamo qual è l’interpretazione grafica data dai fratelli Di Vitto” per poi giudicare, dopo la lettura, se l’albo è stato interessante oppure criticabile – ma, appunto, DOPO.
BW: Insomma, valutare soltanto il risultato…

MG: Esatto. E questo per i cosiddetti ritorni ma anche per qualsiasi altra iniziativa: viene allegato (gratis) un albetto con Jovanotti? Bene: vediamo che idea hanno avuto gli autori per farlo “interagire” con Zagor e, se la ciambella non è riuscita, critichiamo pure. Ma non demonizziamo l’iniziativa a cellophane chiuso, per favore! E lo stesso per qualsiasi altra iniziativa “extra”, ultima la nuova avventura nel formato a striscia. Su dieci interventi in forum, blog eccetera, sette chiedono se gli albetti vengono venduti anche in edicola, oppure perché non vengano venduti in edicola o, nel migliore dei casi, se in un secondo tempo verranno ristampati e venduti in edicola… e tre si soffermano a parlare della storia in sé. Immagino che per gli autori sia un po’ frustrante…
BW: Bah, alla fine di tutta questa discussione resto della mia idea: troppi ritorni.
MG: Vedi che faccio bene a frequentare meno i forum zagoriani? Questa è, spesso, la conclusione di qualsiasi discussione: toni accesi, esempi girati e rigirati a seconda del proprio punto di vista e, alla fine… nessuno cambia idea. E poi, lasciamelo dire: non eri tu che, in una chat sul sense of wonder zagoriano di qualche tempo fa, avevi fatto l’avvocato del diavolo difendendo un capolavoro nolittiano dagli ipotetici attacchi dei lettori (o meglio, dei forumisti) odierni al grido di “Se tu, autore, sei bravo, tutto il resto passerà in secondo piano e resterà soltanto il piacere della lettura”? Lì “tutto il resto” era una certa mancanza di originalità e qualche incongruenza, ma potresti tranquillamente adattare la frase dicendo “Se tu, autore, sei bravo, il fatto che si tratti dell’ennesimo ritorno passerà in secondo piano…
BW: …e resterà soltanto il piacere della lettura”. Touché: devo ammettere che mi hai colto in castagna.
MG: Meglio tardi che mai! La prossima volta, fammi un favore: torniamo a parlare SOLO delle storie di Zagor e dimmi, che so, se la formula del Maxi con più avventure brevi ti è piaciuta, oppure quale – tra i tanti ritorni – è quello che ti è piaciuto di più… Cose così, insomma, senza alcun partito preso. OK?
BW: OK!
[Tutte le immagini sono (c) Sergio Bonelli Editore]