Dopo i vari articoli di questa rubrica che ho dedicato al mondo Disney con i corposi volumi pubblicati nei Classici e nei cofanetti Oscar Mondadori, quest’anno mi focalizzerò invece su singole storie apparse nel Topolino settimanale e che mi colpirono talmente tanto da ricordarle ancora oggi con affetto, a partire da quella di cui parlerò oggi in cui apparse per la prima volta l’indimenticabile Reginella.
Estate 1972. Mi capitò a portata di mano un Topolino settimanale con una copertina piuttosto anonima – Paperino che si sbafava una fetta d’anguria – e mi accinsi a leggerlo con il consueto distacco: come spiegato in altre occasioni, non mi piaceva che contenesse poche storie a fumetti (né mi piaceva più di tanto Topolino come personaggio: troppo perfettino) e invece “troppe” pagine dedicate a pubblicità e rubriche varie, ma… restai folgorato dalla storia intitolata – con il senno di poi, piuttosto genericamente – Paperino e l’avventura sottomarina.
I motivi? Presto detto. Innanzitutto, i disegni mi sembravano superlativi… e ci credo: si trattava del Maestro Giorgio Cavazzano, che avevo già iniziato ad apprezzare in storie precedenti pur senza conoscerne il nome (ricordo per l’ennesima volta che all’epoca – e ancora a lungo – gli autori non venivano indicati). Ma soprattutto, in questa storia sceneggiata da un altro grande Maestro, Rodolfo Cimino… Paperino si innamorava – pur se in una sorta di “universo alternativo subacqueo” – di una papera diversa dall’eterna fidanzata Paperina!
Si trattava di Reginella, sovrana degli ex abitanti del pianeta Cocuzzolandia che adesso vivevano in una gigantesca cupola di vetro sotto la superficie marina, nella quale veniva “incorporato” Paperino affinché divenisse il consorte della regina…
Ad una lettura neutra (e/o ad un’età diversa da quella pre-adolescenziale), l’ottimo spunto iniziale potrebbe sembrare non sufficientemente sviluppato, con alcuni passaggi condotti in modo sbrigativo: la storia si riassume, più o meno, nella sequenza di immagini riprodotte in calce a questo articolo, con una ben misera fuga di Paperino di fronte alla prima avversità. Ma posso garantirvi che per i giovan(issim)i lettori dell’epoca fu un evento epocale, quasi al livello dell’esordio di Paperinik (altro one shot dal successo straordinario), tanto che i due Maestri si misero all’opera per un séguito – di cui parlerò prossimamente.
Certo, Reginella non divenne un personaggio “fisso” come l’alter-ego mascherato di Paperino, ma le poche storie che la vedono come protagonista sono state ristampate tantissime volte, ad esempio nel primo numero dei Tesori Disney oppure nella Trilogia di cui ci ha parlato in questo articolo il nostro Oscar Tamburis.
Davvero un personaggio indimenticabile.