Senzanima n.12
“Prede”

Avventura fantasy ambientata nel deserto, in cui i mercenari della compagnia dei Senzanima scoprono cosa vuol dire diventare una preda

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8.5/10

La (ri)lettura di Prede – dodicesimo volume della serie fantasy Senzanima, realizzato da Luca Enoch, Stefano Vietti e Ivan Calcaterra con i colori di Paolo Francescutto e la copertina di Mario Alberti – ribadisce ancora una volta come la collana adulta legata al mondo di Dragonero rappresenti attualmente la miglior pubblicazione seriale della Sergio Bonelli Editore, insieme probabilmente al Commissario Ricciardi di Maurizio De Giovanni. Il fatto che entrambe siano collane da libreria dimostra come si stiano modificando le strategie editoriali della SBE, anche a causa dell’evidente declino del mercato delle edicole.

Senzanima racconta le avventure giovanili di Ian Aranill, il protagonista del fantasy Dragonero, che dopo esser scappato di casa si unisce ad una compagnia di mercenari per vivere una serie di violente avventure in mezzo a guerre e ribellioni.

In questa ennesima avventura, la compagnia di mercenari si ritrova ad attraversare il deserto per approdare a Baijadan, la città dei due mari, dove cercano di arruolare nuovi mercenari per rimpolpare le loro fila, sguarnite dopo le vicissitudini vissute nelle storie precedenti. La compagnia di mercenari viene attaccata da due fiere spaventose possedute da Djinn del deserto, che fanno scempio dei soldati trasformandoli per la prima volta appunto in prede: solo le conoscenze del nuovo mago militare consente alla compagnia di sopravvivere. Nuovi pericoli però attendono la compagnia all’orizzonte, e sembrano provenire dal passato del giovane Ian…

Con Dragonero, Enoch e Vietti hanno creato un vero e proprio universo fantasy, dove è normale passare dalle storie per ragazzi di Dragonero Adventures – propedeutiche ai cartoni animati Dragonero e i Paladini – a questa serie dove il fantasy prende una piega decisamente realistica e adulta, dai linguaggi utilizzati all’efferratezza dei combattimenti.

L’autore della sceneggiatura Luca Enoch, come di consueto, riesce a muoversi tra più registri, dall’ironia alle scene d’azione, in cui il disegnatore Ivan Calcaterra dimostra ancora una volta di trovarsi a suo agio, non lesinando gli effetti splatter.

Un volume cartonato particolarmente curato, la cui lettura è consigliata a tutti.

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Massimo Cappelli

"Fa quel che può, quel che non può non fa"

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