Ma se dovessimo spiegare
In pochissime parole
il complesso meccanismo
Che governa l’armonia del nostro cuore
Basterebbe solamente dire
Senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male
e viceversa.
Ritornello di <<Viceversa>>: Titolo del Brano pubblicato il 6 febbraio del 2020 e classificato al secondo posto nella serata conclusiva del festival di San Remo: cantato da Francesco Gabbani.
Ne L’ultimo esorcista. La mia battaglia contro Satana, saggio autobiografico di Padre Gabriele Pietro Amorth, l’autore che oltre ad essere scrittore è stato anche presbitero ed esorcista della diocesi di Roma, racconta di quando, ad un individuo indemoniato, mise in atto il suo primo esorcismo. L’episodio è molto rilevante, perché pur avendo poi, per tutto il resto del suo ministero, praticato innumerevoli esorcismi, quello che accadde in quella prima occasione non si è mai più ripetuto: il corpo dell’uomo indemoniato si irrigidì assumendo una posizione supina e cominciò a levitare fluttuando a lungo in mezzo alla stanza.
Come mai il grande Avversario abbia voluto dare dimostrazione di avere il potere di contrastare la forza di gravità, non ci è dato di saperlo perchè anche Amorth dichiara di non saperlo. Che però questo evento che sovverte le leggi della fisica, si sia verificato ad opera del demonio, per chi è credente, non dovrebbe sentirsi sorpreso dato che fu il demonio stesso (come descritto dai Vangeli) a proporre, dopo 40 giorni e 40 notti di digiuno nel deserto, al Cristo di gettasi giù dalla rupe e di farsi soccorrere da schiere di angeli così da poter contrastare in modo miracoloso la caduta al suolo e dare in siffatta maniera testimonianza a tutti di quella che è la sua identità messianica.
Ebbene, Luca Enoch è andato oltre la semplice levitazione. Come per l’Assunzione in Cielo di Maria, decide non tanto di invertire, ma di ripartire in due il centro di gravità permanente. Così, come sempre, tutti gli oggetti cadono verso il centro della Terra, mentre le forme di vita (uomini ed animali) precipitano nella direzione opposta: verso l’alto. E a quanto pare lo stesso accade per l’elemento acqua. Tutto questo crea inevitabilmente delle conseguenze che i due eroi dell’avventura, Giorgia e Alessandro, non possono che cercare di affrontare. Quella che Luca Enoch (sceneggiatura) ha realizzato in collaborazione con Riccardo Crosa (copertina e disegni) per noi con il suo volume “Sottosopra” (colorato da Paolo Francescutto) è un’avventura di formazione che ha per target un pubblico di adolescenti. Giorgia e Alessandro, minorenni, perdono entrambi, i propri genitori e si trovano così ad affrontare le vicissitudini della vita in un momento cruciale per tutta l’umanità, scoprendo di poter stare insieme come amici e forse anche come coppia. E’ il desiderio segreto di tutti gli adolescenti: dormire insieme, in un loft da milioni di euro senza adulti che ti possano impedire di fare quello che vuoi quando meno vorresti essere interrotto. Ecco. Luca Enoch crea questo contesto per i due protagonisti. Aggiunge solo un paio di minacce così da non farci mai cambiare idea sulle cose e sulla gente: un nemico più temibile del ribaltone che ha sparato in cielo buona parte dell’umanità e ne ha ammazzata un’altra percentuale per effetto dello schianto con superfici rigide che ci sovrastano durante la proiezione verso l’alto.
Questo nemico è qualcosa di diverso dai demoni di un esorcista: si tratta di un normale essere umano che ha perso anche lui la famiglia, ma senza aver ricevuto alcun mandato sacerdotale che non venga da se stesso, anziché cercare di perseguire la vita sceglie di perseguire il sentiero oscuro della morte (ovviamente non per se stesso ma per il prossimo suo), diventando il capo di una setta che si definiscono “Gli Ascensionisti“: coloro che spingono i sopravvissuti a precipitare verso il cielo azzurro così da “anticipare la fine del mondo” per il bene di tutti, over and over again. Ovviamente parte dall’eliminare i deboli, gli anziani, i mutilati, gli ammalati. I forti, i giovani adulti e sani, se li prende al proprio fianco come complici. Un misantropo insomma.
Ok! Tutto chiaro. In questo volume cartonato edito dalla Sergio Bonelli Editore, per come è concepito fa ovviamente prevedere che ha in programmazione di avere dei sequel. Perchè anche se l’albo costa 19,00 €, e nell’apparenza esteriore si presenta come un one shot auto conclusivo, è abbastanza evidente al termine della lettura che il tutto non possa finire con tutti gli interrogativi che sono stati aperti. Ma il volume non è numerato e nei redazionali non si fa alcun riferimento al fatto che non sia un volume unico. Come quindi interpretare il tutto? Probabilmente rientra nelle tante operazioni “innovative” a cui ci sta abituando la casa editrice Bonelli da alcuni anni.
Ma torniamo alla vicenda narrata. Giorgia ed Alessandro fanno delle scoperte a cui il misantropo non aveva pensato: usando degli zaini pieni di oggetti e dei gambaletti come contrappesi che sono sottoposti alla normale forza di gravità che punta al centro della Terra, è possibile tornare a camminare sulla superficie delle strade asfaltate. Verrebbe quindi da pensare che non siano tanto gli esseri viventi ad essere proiettati verso l’alto, ma l’acqua in generale. Siccome il corpo umano è costituito da acqua per il 65% (non 90% come ha detto Di Majo), questo potrebbe essere uno dei motivi per cui gli esseri umani cadono verso l’alto.
Ma a questo punto sorgono altri quesiti! L’acqua (H2O) è a livello atomico caratterizzata da una molecola composta da due atomi di idrogeno e un atomo di ossigeno. Cosa viene attratto verso l’alto? L’acqua nella sua complessione o solo l’idrogeno? Perché se ad essere attratto verso l’alto non è solo l’idrogeno ma anche l’ossigeno, allora tutto il pianeta dovrebbe aver perso anche la sua atmosfera e quindi l’ossigeno sparato lontano in cielo dovrebbe aver portato all’asfissia tutti gli esseri viventi (animali o piante che siano) che sono sopravvissuti alle cadute dovute al ribaltone. Eppure non è così. Visto che tutti respirano, vuol dire che l’atmosfera terrestre è rimasta al suo posto. Quindi il dilemma si fa ostico perché non vorremmo che Enoch non abbia ideato una spiegazione che sia fanta-scientificamente plausibile.
(Nel frattempo andatevi a vedere un’incongruenza nei disegni a questo link: Errata Corrige nel Saliscendi)
A tutto questo si aggiunge che in una sequenza della trama viene introdotta una squadra di militari (che ci riporta alla memoria “Caravan” di Michele Medda) che a quanto pare sembra saperne molto più di quanto non sappiano neppure gli organi di informazione televisiva. In cosa siamo quindi incappati? Un attacco alieno come ipotizzano i media? Senza astronavi dato che nessuno le ha viste? Creature interplanetarie puzzolenti hanno rubato l’acqua dal nostro pianeta con un aspiratutto per portarsela sul loro pianeta dove è un elemento carente? (L’ho detto, no, che sono alieni puzzolenti …). E tutte le persone scomparse in cielo? Un tollerabile effetto indesiderato di questo furto? Come mai i telescopi non permettono più di vedere i corpi fluttuare nello spazio, se è lì che sono finiti? Quesiti, quesiti. L’avventura è concepita oggi nei fumetti, soprattutto con il coltivare il pathos innescato dall’attivare il senso di sorpresa prodotto dai molti quesiti irrisolti. E che spesso non vengono mai risolti neanche a saracinesche abbassate.
I militari attrezzati per affrontare le conseguenze dell’evento straordinario, potrebbero far pensare ad un complotto da parte di una qualche struttura governativa. Un qualche progetto di un dittatore folle per ridurre in modo random la popolazione mondiale come forma di controllo demografico? Oppure: intorno al pianeta si è formato un pozzo di gravità subspaziale e scopriremo che è già avvenuto in un lontano passato ed è in questo modo che così si erano estinti i dinosauri al contrario delle scimmie (da cui discendiamo) che si salvarono perché rimasero aggrappate ai rami degli alberi fino alla fine del ribaltone? Il pianeta Terra era gravido da milioni di anni e finalmente gli si sono rotte le acque e l’umanità viene partorita fuori da questa placenta interdimensionale che è la realtà fisica che abbiamo conosciuto fino ad oggi?
Insomma: questo evento è naturale, artificiale, incidentale, doloso, permanente, temporaneo? Ai posteri l’ardua rivelazione. Per il momento Alessandro e Giorgia non vogliono morire, ma godersi questi attimi fuggenti vissuti insieme perché hanno scoperto che anche se stanno male, è la presenza di uno nella vita dell’altro che li fa stare bene.
E viceversa.