“Volver a Barcelona”
di Enrico Pinto

Un piccolo racconto autobiografico e autoironico su un viaggio a Barcellona

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7/10

Nel 2023, la Coconino Press ha pubblicato due opere importanti, i fumetti d’esordio di due autori nel panorama fumettistico italiano.
Il primo è Il racconto della roccia di BeneDì (ne abbiamo parlato qui), mentre l’altro è Lo schermo bianco di Enrico Pinto.

Bene, oggi parliamo proprio di quest’ultimo autore e, nel farlo, prendiamo in esame il suo short novel pubblicato nel n.77 di Artribune del bimestre marzo – aprile 2024.

Il titolo, già di per sé chiaro ed emblematico, è Volver a Barcelona (Tornare a Barcellona).
Pinto ci porta in viaggio nella città spagnola attraverso le sue visioni, i suoi problemi, i suoi amori e le sue sensazioni. Lo fa con un tratto grafico che mi piace definire come naïf: che bello vedere questi disegni che sembrano andare ad infrangersi contro le architetture della città, contro quelle linee fluide di Gaudì.

Il suo narrare, seppur in pochissime pagine, è deciso – con quel tocco umoristico che piace, ma che molto probabilmente per l’autore rappresenta una sorta di scacciapensieri.

Questo crea una fenditura nei ricordi, attraverso il tocco delicato dell’ironia.
Un piccolo fumetto intimista, che usa il senso del viaggio per andare a scavare nell’ombra dei suoi pensieri e ritrovarsi, lasciandosi tutto alle spalle.
Questo short novel è una commistione tra striscia umoristica e diario visivo intimo, di quelli che lasciano un segno indelebile dentro la nostra laica spiritualità.

Enrico Pinto si è già guadagnato buone critiche con il suo fumetto d’esordio e tante cose belle ancora ci porterà. Mi piace essere ottimista, perché dalle cose piccole possono uscir fuori bellezze inaspettate.

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Michele Tarzia

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