“Il Racconto della Roccia” di BeneDì

Una straordinaria amicizia nello Yemen di inizio XX secolo

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9/10

Questo volume segna lo straordinario esordio di Benedetta D’Incau, in arte BeneDì, autrice veneta del 1997, scoperta da Coconino attraverso la call per nuovi autori del 2021.

Frutto di un lavoro di ricerca storica e culturale approfondito, Il Racconto della Roccia narra le vicende dell’ebreo Benjamin e del musulmano Hakim, cresciuti insieme ad inizio ‘900 in un remoto villaggio yemenita, fino a quando una misteriosa epidemia che sembra legata ad un’antica leggenda scatena superstizione e fanatismo, rovinando per sempre l’armonia conquistata in secoli di convivenza tra le varie popolazioni.

Una storia corale, dall’ampio respiro narrativo, in cui l’autrice riesce a rappresentare un mondo intero, riempiendolo delle vicende dei vari protagonisti che conosciamo attraverso il racconto delle loro esistenze. Lo stile di narrazione di BeneDì è sorprendentemente maturo, con continui riferimenti alle leggende e alla cultura yemenita. Lo stile grafico potrebbe apparire scarno, ma in realtà è estremamente efficace nel rappresentare le lande desertiche dello Yemen e soprattutto gli stati d’animo dei personaggi che si ritrovano in mezzo ad una vicenda misteriosa, che obbliga gli uomini del villaggio a rinunciare a qualsiasi attività economica, lasciandone la gestione alle loro intraprendenti mogli. Seguiamo la vicenda attraverso gli occhi meravigliati di Benjamin e Hakim, che da adulti – ritrovandosi a Vienna nel novembre del 1938 – hanno il tempo di ripercorrerla cercando una spiegazione dopo tanti anni, proprio prima che inizi la Notte dei Cristalli nazista. 

Un esordio impressionante che rivela una nuova voce nel panorama delle graphic novel europee.

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Massimo Cappelli

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