Zagor n.92-95
“Vudu!”

Le storie degli anni '70 che hanno creato il mio immaginario fumettistico

///
1 min read

Alla fine dell’avventura Libertà o morte, Zagor e Cico erano stati salvati da Bosambo, uno dei classici personaggi nolittiani che nascono come avversari dello Spirito della Scure ma che poi si ravvedono e lo aiutano (la Golden Age ne proporrà diversi in sequenza, come vedremo già da questa storia). Una tempesta fa naufragare i tre su una spiaggia e scopriremo ben presto che si tratta di Haiti, dove si sta svolgendo una cerimonia vudu…

Un momento: vudu? Pur essendo ancora un bambino, questa parolina non mi suonava nuova: grazie a mio fratello, appassionato dell’orrore, avevo infatti già sentito parlare degli zombi – i morti viventi dell’isola di Haiti – nonché del potere malvagio degli stregoni che infilzavano di spilloni le bamboline con le fattezze del malcapitato di turno (proprio come succedeva a Zagor nella copertina del n.93). Logico, quindi, che prima o poi sarebbero apparsi anche gli zombi…

Bonelli/Nolitta imbastisce la trama su una coppia di personaggi ambigui: prima il ricco possidente O’Keefe, apparentemente alla ricerca del figlio rapito ma in realtà promotore di una sorta di crociata contro il culto haitiano; poi l’houngan Guedè Danseur, che tenta di uccidere Zagor ma si rivelerà un simpatico imbroglione, nonché un alleato per svelare il complotto di O’Keefe – anche se la sua “conversione” mi sembrò troppo repentina.

L’apparizione vendicatrice degli zombi (per chi, come me, già ne conosceva le caratteristiche) fu quindi il prevedibile climax della storia, soprattutto dopo aver visto nel n.94 la cerimonia degli stregoni nel cimitero – e le tre copertine riservate a questa storia non potevano essere più programmatiche.

Prevedibile ma non per questo meno inquietante, con immagini e didascalie che rimasero a lungo impresse nella mia memoria, anche grazie al fondamentale apporto di Franco Bignotti ai disegni: la sua interpretazione dei morti viventi è un vero e proprio capolavoro.

SHORT REVIEW ANNI ’70 – tutti gli articoli

Marco Gremignai

L'uomo che veniva da Peccioli

Articolo precedente

“Volver a Barcelona”
di Enrico Pinto

Prossimo Articolo

Topolino omaggia Fellini con “La strada”

Ultimi Articoli Blog