Tex Willer n.77
“La banda del Boia”

Primo episodio del ciclo di Giusfredi & Valdambrini

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6.5/10

Con questo n.77 si apre un ciclo di storie che vede come sceneggiatore Giorgio Giusfredi e, ai disegni, Fabio Valdambrini

Due parole merita l’eccellente copertina di Maurizio Dotti: un giovane Tex Willer con alle spalle un foglio spiegazzato che ritrae la taglia su Charlie Goode, componente della “banda del Boia”. È una cover che per gli appassionati di Tex non può non ricordare un omaggio al n.3 della serie mensile “Gigante”, realizzata da Galep, Fuorilegge, con una disposizione grafica quasi identica, ad eccezione della taglia che sul vecchio numero del mensile era dedicata a Tex stesso. 

Giusfredi fa partire la storia con un interessante flashback di Tex quindicenne con il buon Gunny Hill. È qui che  si verifica il primo incontro con Charlie Goode.
Ma, tornando al presente, il coprotagonista della storia è Arkansas Joe che ritorna in grande spolvero. È lui che chiede l’aiuto a Tex e Carson per dare la caccia alla banda del Boia, responsabile dell’uccisione dell’agente Sands. 

Ma chi sono i componenti di questa banda del Boia?
Difficile dire chi tra quei tagliagole sia il furfante peggiore”, afferma il buon Joe ai due pards.

Vediamoli brevemente: oltre ai fratelli Darren – i componenti meno caratterizzati per ora – abbiamo il capo della banda che è tale Hank Kramer, un boia la cui storia si va ad intrecciare con quella di un altro personaggio “forte” di questa avventura, il fuorilegge chocktaw Mezzo Scalpo

Il buon Valdambrini, con pennellate che richiamano lo stile snello e semplice delle prime avventure di Tex, ci mostra anche il lato macabro della banda mentre trucida alcuni poveri indiani innocenti a Sierra Linda.

L’efficacia della presentazione di questo primo capitolo scritto da Giusfredi sta nel mettere sul tavolo alcune carte, lasciando parzialmente coperta l’ultima: cosa è realmente accaduto tra Tex e Charlie Goode? Giusfredi ci riporta, a fine storia, ad un flashback del passato, con Tex e Gunny Hill ancora insieme.
Ma, come appena detto, si tratta di una carta che Giusfredi non decide di scoprire completamente, rimandando l’attenzione e la curiosità del lettore al mese prossimo.

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Francesco Bertelli

Scrivo storie e mangio pane e fumetti

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