Allagalla Editore recupera e ristampa in unico volume le quattro storie del poliziesco Steve Vandam, pubblicate nella seconda metà degli anni ‘70 su SuperGulp!
Se l’omonimo programma televisivo dedicato al mondo dei fumetti trasmesso in RAI aveva riscontrato un grande successo, la stessa cosa non si può dire della rivista settimanale, che non trovò il favore del pubblico e chiuse velocemente i battenti. Tra i vari personaggi che la popolarono c’era anche Steve Vandam, poliziotto dai modi rudi e spicci.
Cinico e disincantato quanto basta (più Bullitt che Callaghan), Steve si muove in una New York violenta e degradata, in linea con certa cinematografia del periodo. Se non fosse indicato in copertina, si stenterebbe a riconoscere la mano di Tiziano Sclavi in queste storie piuttosto semplici, a tratti banali, tutte ritmo e azione. Sicuramente inserire approfondimenti psicologici o sociali in episodi di 10 o 11 tavole non è cosa facile, così come imbastire trame di spessore. Tuttavia fa strano notare la totale mancanza di ironia (se si eccettua il finale dell’ultimo episodio, Un caso di coscienza), uno dei marchi di fabbrica dell’autore di Broni che, probabilmente, avrebbe aiutato ad elevare il risultato finale.
Resta comunque una lettura gradevole questo Steve Vandam, grazie alla cura nel riproporre le atmosfere tipiche del poliziesco americano senza scadere in fastidiosi déjà-vu.
Ai disegni un’altra firma ben conosciuta, Giancarlo Alessandrini, ovvero il futuro creatore grafico di Martin Mystère. Come per Sclavi, anche per l’artista marchigiano questo lavoro rimarrà in secondo piano nella sua produzione. Una prova senz’altro sufficiente, ma lontana dalla qualità di opere precedenti (ad esempio Lord Shark e L’uomo di Chicago), successive come l’altro poliziesco Rosco&Sonny e – ovviamente – il Detective dell’Impossibile creato da Alfredo Castelli.
A penalizzare – e non di poco – le sue tavole sono i colori squillanti e invadenti, con alcune tinte grossolane e scelte cromatiche azzardate.
Una nota di merito per l’introduzione curata da Roberto Guarino e Matteo Pollone, ricca e interessante, attenta specialmente nel ricostruire in modo rigoroso le vicissitudini editoriali che accompagnarono l’uscita di questi quattro episodi creati da Tiziano Sclavi e Giancarlo Alessandrini.