Kalya: Il diario di Hobur

Lì dove tutto è cominciato, o per meglio dire, finito

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6/10

Leonardo Cantone è uno dei due sceneggiatori di Kalya (fumetto fantasy di casa Bugs Comics) ed è anche lo scrittore di questo piccolo diario, di circa 100 pagine, che non è altro che un antefatto della serie madre – e come tale gioca sul fatto che il lettore sa già quello che accadrà.

Viene raccontata la vicenda che porterà al “Disastro di Hobur”, che scatenò la piaga del morbo pallido sul continente Theia, vista dagli occhi di Ertov Calf: promosso alto-alchimista dal governo di Galdor, lo scienziato verrà reclutato per cercare di dipanare il mistero che avvolge la cava di Hobur, nella quale strani eventi – anni prima – hanno portato alla scomparsa di diverse persone e ad avvistamenti di strani esseri.

Non è che l’incipit di un’avventura che porterà la spedizione di uomini e nani ad affrontare un qualcosa di decisamente troppo grande per loro: anzi, per essere più corretti, a mostrare come la brama di potere porterà alcuni membri della compagine a farsi sfuggire di mano la situazione. Non approfondirò oltre, in quanto – escludendo i passaggi del viaggio vero e proprio, indubbiamente interessanti e fondamentali per la caratterizzazione del protagonista – la parte più concitata e avvincente è ovviamente l’epilogo, dove la situazione degenera e la compagine sarà in balia del caos.

I più attenti riconosceranno, in una delle tante illustrazioni che fungono da complemento ai testi ad opera di Gaetano Cantone (padre di Leonardo Cantone), un nano deturpato da un incidente, identico ad uno che troveremo nella serie dedicata a Kalya. Non viene espressamente detto, ma è pur sempre un indizio che lascia pensare che i nani possano vivere molti più anni rispetto agli umani, caratteristica peculiare facente parte degli archetipi narrativi fantasy.

Le vicende ben narrate e il ritmo compassato vanno a coprire buchi di trama e richiami della serie madre, volutamente tralasciati o che avrebbero appesantito il primo arco narrativo, indubbiamente già complicato da comprimere in soli 12 albi. È leggibile a sé stante, ma sono certo che un lettore abituale di Kalya potrà cogliere agilmente riferimenti e citazioni dei luoghi incontrati durante il viaggio.

NB: esistono due versioni, una brossurata con alette a € 9,90 e una cartonata – limitata in 100 copie – a € 14,90.

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