8.5/10
Posso affermare senza remore che ci troviamo di fronte ad uno dei migliori albi di Kalya finora usciti, sotto ogni punto di vista.
La dinamica cover di Elena Casagrande raffigura la protagonista attaccata alle spalle dalla creatura di morbo pallido, durante l’esplorazione della labirintica Città Palazzo delle Dune; il volto di Kalya è espressivo, grintoso ma preoccupato, il corpo ha una posa attiva e i colori sono perfetti per sottolineare una sensazione di pericolo.
La sceneggiatura è indubbiamente concitata, ma allo stesso tempo armoniosa, saltando da un lato all’altro del continente, sempre in modo bilanciato, facendoci vedere anche una parte importante del passato di Aridan o mostrando al lettore come Kalya riesca a portare intelligentemente dalla sua parte la dicotomica creatura che le sta dando la caccia, fornendo al “fu” Varnon una garanzia che potrebbe sovvertire le sorti del continente. Sì, perché avere gli elfi – purificati – dalla loro parte potrebbe quasi pareggiare i conti su scala numerica nei confronti dello schieramento nemico, non dimenticandoci anche del popolo nanico.
Passo dopo passo, Luca Lamberti e Leonardo Cantone stanno raccogliendo elementi e facendo ordine fra le trame ancora aperte, preparandoci per gli ultimi due albi che andranno a chiudere la Saga della Rinascita.
I testi sono accompagnati dall’eccellente matita del classe ‘96 Claudio Matronardi, che si diverte con le inquadrature e dà freschezza con il suo stile pulito, utilizzando ottimamente le luci, le ombre e la scala di grigi per dare profondità o aggiungere pathos nel contesto.
Le sequenze d’azione sono chiare e leggibilissime, i volti sono espressivi e le movenze naturali, e in diverse occasioni ho pensato che non avrebbe stonato su una testata americana, per non parlare delle due splash pages, così diverse, così drammatiche, così ben fatte!
Piccola curiosità: c’è un’altra citazione al Sentry che squarcia il corpo di Ares in un celebre evento Marvel, già vista in Kalya n. 7! Salvo coincidenze, questa volta suppongo sia stata opera degli sceneggiatori, avendo chiesto io stesso a Luca Lamberti – durante l’Arf! 2023, fra le tante cose – se fosse un omaggio voluto… e mi confidò che probabilmente fu un’idea di Lorenzo Re, disegnatore di quell’albo.
Una nota stonata purtroppo c’è: per l’ennesima volta, la sinossi sul sito Bugs Comics svela in anticipo una dipartita piuttosto importante e mi chiedo perché continuino a farsi questi autogol.
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