Zagor: le storie preferite da Stefano Fantelli

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Dopo aver lasciato spazio a un paio di “addetti ai lavori” zagoriani (Belardinelli e Palumbo) e ai voti dei naviganti, apriamo di nuovo le porte di questa rubrica a un autore. Si tratta stavolta di Stefano “El Brujo” Fantelli, che tenendo fede alla sua fama di “scrittore e sceneggiatore horror e splatterpunk” ha scritto – e scriverà – per Zagor alcune storie weird, spesso affidate ai disegni di Marcello Mangiantini, di cui lui stesso parlerà nei commenti. Gli lascio quindi ben volentieri la parola!

“Eccomi qua. Prima di tutto qualche precisazione. Le mie dieci storie preferite di Zagor sono elencate nell’ordine in cui mi sono venute in mente mentre le scrivevo, quindi la prima della lista non è necessariamente per me più bella dell’ultima, e non sono neanche in ordine cronologico. Sono tutte storie che mi hanno emozionato, in diversi periodi della mia vita (Zagor è da sempre un compagno di viaggio), e che avrei voluto scrivere io. Non solo queste in realtà, ma anche altre che non posso citare perché magari in questo momento non me le sono ricordate, ma soprattutto perché posso votarne solo dieci. Mentre scrivo questo cappello già mi vengono in mente altre storie che vorrei citare, ma non si può. Troverete qui scelte molto classiche, quelle della Golden Age che così tanto mi hanno affascinato e formato da ragazzino, a fianco di altre più recenti e moderne. Inoltre forse qualcuno si stupirà (o forse no) notando che almeno la metà di queste storie non sono horror. Senza contare che quasi tutte sono legate a un mio ricordo personale, il che forse me le fa ricordare con più affetto di quanto dovrei. Buona parte di questi albi non li ho letti quando sono usciti in edicola, perché ero troppo piccolo, ma li ho recuperati quando ho imparato a leggere e sono diventato un collezionista di Zagor e potevo contare su una paghetta settimanale.”

Queste sono le 10 storie zagoriane preferite da Stefano.


Zagor contro il vampiro (albi 85-87), di Nolitta & Ferri
Parto nel modo più classico possibile, lo so. Potrebbe sembrare una scelta “banale” e “già vista”, ma ogni volta che penso a questa storia o che la rileggo non posso fare a meno di ricordare con affetto quel periodo bellissimo della mia vita in cui da bambino guardavo i film horror della Hammer e della Universal insieme a mio padre. Oggi così ingenui e adorabili, all’epoca mi colpivano con il loro fascino oscuro e inquietante. Proprio come questa prima apparizione del barone Rakosi, che altri non è che la versione zagoriana di Dracula.

Vudu! (albi 92-95), di Nolitta & Bignotti
Storia cult degli anni ’70, che negli anni ’80 io e mio fratello conoscevamo a memoria, dove il personaggio dello stregone cialtrone Guedé Danseur (qui alla sua prima apparizione) fa scoprire a Zagor e Cico la realtà degli zombi e della religione vudu che sta dietro di essi. Che atmosfera pazzesca. Quando qualche anno fa Burattini mi ha proposto di scrivere il ritorno del “mago di seconda categoria” (come Guedé ama definire sé stesso), sapendo della mia conoscenza della cultura vudu e delle mie pubblicazioni a riguardo, non ci potevo credere. Così come non ci avrei mai creduto da bambino, se mi avessero detto che un giorno lo avrei fatto proprio io [Color Zagor 17, “Il signore dei cimiteri”, disegni di Mangiantini]. Per me Guedé è un personaggio con potenzialità narrative fortissime.

Incubi (albi 275-280), di Sclavi & Ferri
Ultima storia di Zagor scritta da Sclavi e se non sbaglio anche una delle pochissime storie di Zagor che tutti i lettori considerano all’unanimità [NdR: uhm, di questo non sono sicuro 🙂 ] come tra le più belle in assoluto. Qui abbiamo uno Sclavi ora totalmente a suo agio a scrivere Zagor, e questo credo che gli abbia permesso di raccontarlo sì al meglio ma anche a modo suo, nel suo stile così unico. La lessi la prima volta da ragazzino, con la bocca aperta per tutto il tempo. Ricordo che quando è apparso Titan ho avuto un brivido. Sclavi è riuscito a prendere un personaggio come Hellingen e a farci provare pena per lui. Non esiste una notte abbastanza lunga da non vedere il sole sorgere e alla fine l’alba sciabola via gli incubi e Zagor ci illumina con il suo consueto ottimismo, con la sua forza e il suo coraggio, con la sua voglia di vivere.

La montagna degli dei (albi 184-186), di Sclavi & DonatelliNEW!
L’ho riletta così tante volte, all’epoca, che alla fine qualcosa mi è rimasto dentro e quando sono diventato sceneggiatore di Zagor (che è sempre stato il mio sogno), quello di un séguito di quella storia è stato uno dei primi soggetti che ho proposto, anche se poi è uscita soltanto ora ed è attualmente in edicola, disegnata da Mangiantini [Speciale Zagor 38, “Il creatore di mostri”]. C’era ancora tanto a mio parere che si poteva raccontare riguardo a quella storia e io ho cercato di farlo nel modo migliore possibile.

La rabbia degli Osages (albi 119-122), di Nolitta & Donatelli
Ho sempre trovato molto avvincente questa storia, per me una delle più belle scritte da Nolitta. Ho un caro ricordo molto nitido legato a essa. Negli anni ’80 ero un bambino e un giorno mi trovavo a Torino con i miei genitori in visita a degli amici di famiglia. Fuori dalla stazione abbiamo trovato una bancarella di fumetti usati e tra gli albi di Zagor presenti l’unico che mi mancava era il 122 (all’epoca avevo appena iniziato a recuperare gli Zagor arretrati), “Addio, fratello rosso”, e io finalmente potei immergermi nella lettura della conclusione di quella storia, ignorando gli amici di famiglia e anche tutto il resto del mondo.

Zagor Darkwood Novels (miniserie albi 1-6), di Burattini & AA.VV.NEW!
Considero di altissimo livello tutti i 6 numeri di questa miniserie, sarebbe difficile sceglierne uno in particolare, anche perché tutti i disegnatori fanno parte dell’eccellenza italiana. C’è una magia particolare in queste pagine che mi ha letteralmente incantato, ovviamente anche per le sceneggiature. Burattini qui si è superato, indaga l’aspetto più intimo di Zagor a livello umano, quello che di solito (per scelta) traspare poco nelle avventure dello Spirito con la Scure. Chapeau.

Indian Circus (albo 84), di Nolitta & Ferri
Una delle mie storie preferite da bambino. Il bieco Mac Carthy collezionava esseri umani da far esibire nel suo circo. Mi è rimasta così impressa che uno dei miei primi libri, il secondo, l’ho intitolato Dark Circus in omaggio a quella storia. E all’interno del libro viene citato anche Zagor. Dark Circus è ormai fuori catalogo, uscì nel lontano 2009, ma verrà ristampato prossimamente. Nolitta è stato il mio primo maestro inconsapevole di sceneggiatura, poi se ne sarebbero aggiunti altri nel tempo. “Inconsapevoli” nel senso che non sapevano di essere miei maestri.

Kraken! (albi 386-388), di Boselli & Andreucci
Boselli come sceneggiatore è un fiume in piena, se poi ci mette dentro un po’ di elementi lovecraftiani (in particolare gli uomini pesce e i mostri tentacolari, che sono un po’ una mia fissazione) e per giunta affianca a Zagor un compagno d’armi ispirato a Solomon Kane (personaggio creato da Robert Ervin Howard, papà anche di Conan il barbaro), con me vince facile. Una storia cupa e inquietante, con un finale a dir poco epico. Andreucci immenso.

Il ritorno del vampiro (albi 186-189), di Castelli & Ferri
Alfredo è stato e sarà sempre un mio grande punto di riferimento sia come persona che come sceneggiatore. Per me questa è la sua storia di Zagor più bella. Siamo nel periodo tra la Golden Age e la Seconda Odissea, e Alfredo qui riesce a riportarci dalle parti della Hammer Film ma con l’aggiunta di Stephen King. Ferri per me in questi anni al suo apice. Da ragazzino ero innamorato delle donne disegnate da Ferri.

Le strade di New York (albo Maxi 29), di Burattini & MangiantiniNEW!
Zagor in una New York che ricorda quella di uno dei più bei film di Martin Scorsese, Gangs of New York. Burattini e Mangiantini caratterizzano egregiamente, con il massimo realismo e con un’accurata ricerca storica, non solo la città dell’epoca ma anche tutti i personaggi che si muovono intorno a Zagor, tra cui una famiglia di italiani. Per me questa storia è anche un perfetto esempio di come alcuni sceneggiatori (Burattini in questo caso, ma anche Boselli) hanno saputo modernizzare e reinventare Zagor rendendolo via via sempre più realistico ma senza mai tradirne lo spirito e le caratteristiche che lo contraddistinguono.

Riepiloghiamo quindi la Top 5+5 di Stefano:
Zagor contro il vampiro
Vudu!
Incubi
La montagna degli Dei
La rabbia degli Osages
Darkwood Novels
Indian Circus
Kraken!
Il ritorno del vampiro
Le strade di New York

Alcuni classici nolittiani come di consueto, ma anche ben 3 new entries, con il totale delle storie votate che sale a 127. Questa è la TRENTOTTESIMA classifica parziale:
(ricordo che, a parità di punti, viene indicata per prima la storia più “vecchia”)

42 punti:
La marcia della disperazione
33 punti:
Zagor contro il vampiro ˄
31 punti:
Odissea americana
24 punti:
Zagor contro Supermike
23 punti:
Zagor racconta…
Oceano
22 punti:
Passaggio a Nord Ovest
19 punti:
Terrore dal sesto pianeta
Incubi ˄
18 punti:
Kandrax il mago
17 punti:
Libertà o morte
La rabbia degli Osages ˄
16 punti:
Ora Zero!
15 punti:
La palude dei forzati
11 punti:
La casa del terrore
9 punti:
Kraken! ˄
8 punti:
Tigre!
7 punti:
Vudu! ˄
Il ritorno del vampiro ˄
6 punti:
Ramath, il fakiro
Acque misteriose
L’uomo con il fucile
5 punti:
Indian Circus
Il buono e il cattivo
Il sigillo dell’imperatore
L’ultimo vikingo
L’abbazia del mistero
Il diabolico Mortimer
4 punti:
altre 7 storie
3 punti:
altre 19 storie
2 punti:
altre 15 storie
1 punto:
altre 58 storie

LA CLASSIFICA COMPLETA

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