
James Bond agente 007 nacque dalla penna di Ian Fleming nel 1953 col romanzo Casino Royale che ottenne scarso apprezzamento di pubblico e critica, ma col primo film del 1962 (“Dr. No” titolo originale che in italiano divenne “Agente 007 – Licenza d’uccidere“) venne rivalutato. Lo zero-zero del suo numero identificativo deriva dal fatto che tutti i membri dell’MI6 (il servizio segreto britannico) che hanno ricevuto la licenza di uccidere, l’hanno ottenuta dopo aver commesso almeno 2 omicidi a sangue freddo. Il numero seguente è semplicemente un numero di matricola a progressione. Sia nella saga di romanzi che nei film si fa a volte infatti riferimento ad altri agenti 00, con licenza di uccidere quindi, che hanno numeri di matricola differenti da quelli di James Bond. Alcuni di questi agenti sono morti in missione al contrario di 007 che è il più famoso per la sua abilità nel portare a termine le missioni sopravvivendo in ogni occasione. Ci sono stati molti tentativi di realizzarne degli epigoni ispirati a un personaggio così famoso, ma non si può negare che uno dei più riusciti è Sterling Archer agente dell’I.S.I.S. di cui il protagonista è appunto Sterling Malory Archer, conosciuto semplicemente come Archer, protagonista di un serie animata statunitense da cui è nata ed è stata pubblicata anche una testata a fumetti.

Tranquilli, non spaventatevi. L’I.S.I.S. per cui Archer lavora non è l’Islamic State of Iraq and Syria, ma è l’International Secret Intelligence Service. La serie animata nacque infatti diversi anni prima della triste nomea che ebbe in seguito quell’acronimo. Il fatto non è ovviamente passato inosservato ai fan di Archer e neppure dalla produzione della serie animata e difatto da un certo punto in poi i servizi segreti per cui Archer lavorava escono di scena e la sua squadra inizia a lavorare direttamente per la C.I.A. Questo tipo di transizioni non sono dovute capitare solo ai personaggi di questo serial animato ma, buffamente anche ad altre società nel mondo fra cui una ditta di cioccolato svizzero. Per chi lo desidera può andare a leggersi l’articolo al seguente link: Belgium Chocolate maker ISIS e questo.

Adam Brooks Reed, sceneggiatore e produttore televisivo e regista statunitense è il creatore e regista della serie animata per adulti Archer. Lo sottolineiamo: è per adulti. La serie è molto violenta, sia per il modo brutale con cui avvengono le uccisioni e sia per il fatto che ci sono molte scene di sesso esplicito con risvolti spesso anche sadomasochistici. Nonostante tutto la serie è anche molto umoristica: un humor che alleggerisce le tematiche, ma che esso stesso diventa il mezzo per comunicare agli spettatori quanto poco abbia valore la vita per persone che sono abituate a uccidere. L’idea ottima di Adam Reed rispetto all’eroe di Ian Fleming, è stata piuttosto quella di non mettere Archer sempre al centro di tutta l’azione come avviene per il suo collega James Bond. Archer è in realtà al centro di una “zona pericolosa” che inevitabilmente coinvolge in questo rischio chiunque orbiti intorno alla sua esistenza. Quelli che in principio appaiono infatti come dei semplici comprimari con incarichi di logistica (Ray Gillette), ricerca scientifica per le attrezzature da agente segreto (Dottor Krieger), contabilità (Cyril Figgis), le segretarie stesse (Pam Poovey e Cheryl “Carol”/Charlene Gimble-Tunt) e addirittura il suo anziano maggiordomo al servizio nel suo appartamento (Woodhouse), di puntata in puntata rivelano di avere un passato complesso ed articolato che nelle occasioni che lo rendono necessario, per forza di cose, si trovano costretti loro stessi a rivelarsi per quello che sono: tutti degli agenti spietati e dal grilletto facile, che competono con Archer a mettere tacche sul calcio delle proprie pistole. Per farvi un esempio bondiano, che vi dia l’idea di cosa aspettarvi da Archer, immaginatevi Miss Moneypenny che di punto in bianco si mettesse ad ammazzare terroristi, andasse a letto con degli informatori e facesse spogliarelli difronte a James Bond, ubriaco di whisky, al suo ritorno da una missione conclusa con successo.

Archer non è poi politically correct come James Bond. A questo aggiungete che in un modo o nell’altro tutti i personaggi soffrono di una qualche forma di parafilia. La segretaria Pam soffre di voyerismo o scoptofilia, mentre la segretaria Carol soffre gravemente di asfissiofilia. Archer stesso soffre di spanking (ha bisogno di sculacciare con violenza la sua partner) e lo fa solitamente con una racchetta da ping pong. Sperando di non fare troppo spoiler, si sappia che la giustificazione psicologica che verrà data (alquanto buffa e mirata ad innescare ilarità nel pubblico) nel corso delle avventure è il fatto che la madre da bambino usava sculacciarlo con un cucchiaio di legno da cucina. Archer infatti è cresciuto senza un padre, ma solo con la presenza della madre, anch’essa agente segreto attivo che lo ha partorito in un paese straniero sotto il rischio costante di essere assassinati nel corso di una qualsiasi sparatoria. E’ infatti Malory Archer che ha dato al figlio il proprio nome completo con l’aggiunta del primo nome Sterling perchè al momento della nascita le venne regalato per il piccino un sonaglio in argento Sterling. Malory Archer, come madre singole lo ha cresciuto e in definitiva gli ha anche dato un lavoro: Melory (nome in codice Mother) è infatti il capo e fondatrice dell’I.S.I.S. E’ lei l’equivalente di “M” del mondo narrativo di James Bond. La serie animata ha già al suo attivo 10 stagioni di Archer. Vale la pena darci un’occhiata. Lo ripeto: molto cruda nei contenuti, ma visto che al giorno d’oggi fanno guadagnare palate di soldi film come John Wick, dove c’è violenza gratuita e una trama floscia, direi che con Archer il suo creatore Adam Reed è indubbiamente un abile tessitore di intrecci narrativi. Ops. Ma forse è per questo che non hanno ancora fatto un film su questo prodotto … lo humor (citazioni a “Miami Vice“, “Il Paradiso può attendere“, “Mission Impossible”, le canzoni di Kenny Loggins fra cui Danger Zone nota colonna sonora di Top Gun e molto altro), il tempo dedicato all’approfondimento dei personaggi e il loro passato, le trame articolate con riferimenti ad avvenimenti storici … tutto questo, dovete comprendere che toglie spazio al conteggio degli ammazzamenti che ci sono in John Wick (76 nel corso del primo film come potete vedere in questo link).
Tutto questo rende Archer poco appetibile per questo pubblico che garantisce incassi stratosferici. Ma se voi non fate parte di quel pubblico (o perlomeno spero non solo), date un’occhiata ad Archer. Mauro Nespoli, Marco Galiazzo e Michele Frangilli hanno fatto vincere all’Italia la medaglia d’oro per tiro con l’arco nelle olimpiadi di Londra del 2012 (vedremo come andrà quest’anno 2020), ma Sterling Malory “Archer” con la sua casa di produzione in Georgia, fin dal 2009 ad oggi, fa sicuramente centro nel cuore di chi ama le trame di spie ben congegnate.
