I “fan movie” nel mondo del fumetto

/
5 mins read

Ritorna la rubrica di Cinema & Fumetti, anche se questa volta non andrò ad approfondire un fumetto o un film ad esso annesso: infatti mi piacerebbe portarvi nel mondo dei cosiddetti “fan movie”.
Nel mondo di queste due meravigliose arti si parla spesso di opere eccezionali, che hanno lasciato un segno nella storia per motivi più o meno validi. Oggi, nel parlarvi di questo “settore” poco conosciuto, vorrei portare in auge una questione che in diverse espressioni artistiche diventa pregnante e importante, ovvero: l’essere indipendenti. 

I fan movie (giusto per darvi un’idea di cosa realmente trattano) sono film o video che si  ispirano a fumetti, libri o videogiochi creati dagli appassionati, invece che dai detentori del copyright o dai creatori della fonte stessa. Definizione semplicistica che serve a mettervi in testa la questione che andremo a snocciolare in questo articolo, anche se lo spiega molto bene Riccardo Renda con quest’altra definizione che in parte riporto: <<…si tratta di prodotti non ufficiali e privi di autorizzazioni realizzati quali atti di omaggio a noti personaggi dei fumetti e del cinema, talvolta per ovviare alle delusioni originate dall’assenza di adattamenti o dalla scarsa fedeltà di quelli giunti sullo schermo, altre per semplice scopo ludico>> (estratto da Storia dei cinefumetti italiani, Algra Editore).

Copertina del libro

L’arte che si discosta dal “sistema” strutturato e consolidato è fonte di sperimentazione a livelli che oggi potremmo, senza alcun problema, affermare come fondamentale. Spesso i fumettisti e/o gli artisti che navigano all’interno di un sistema produttivo non osano nella ricerca e nella visione sperimentale del medium, lasciandosi spesso avvolgere da situazioni pacate e sicure, che portano l’opera a definirsi attraverso una qualità che personalmente definirei “statica”, senza valore aggiunto. 
Non fraintendetemi: non voglio con questo concetto appena espresso generalizzare, non è da me come metodo critico ma, spesso, è abbastanza evidente come l’indipendenza di un autore o di un’autrice emerge quando ha una libertà assoluta nella costruzione di un’opera. 

Questa premessa per introdurvi a quel cinema grezzo, sporco e mal fatto dei tanto amati e odiati fan movie.

La base di questa tipologia di film va anche oltre il fattore prettamente economico, anche di quelli più a basso costo, perché l’intento di base sta proprio nella fan base di un personaggio, di una serie o di un libro.
È anche assodato che questi film che traspongono opere a fumetti non hanno la pretesa di essere presentati nel festival di cinema né tanto meno distribuiti nelle sale cinematografiche.
Una volta creati, la loro diffusione avviene in pochi e primitivi modi: passaparola, “spaccio” di DVD e/o USB caserecce e, quella più importante, la pubblicazione on-line (qui si può arrivare ad un pubblico vasto), ad esempio su siti come YouTube.

Poster del film

Uno dei primi fan movie (che traspone l’idea di un fumetto) è Batman Dracula di Andy Warhol del 1964, anche se la prima e vera ondata di questo genere arriva a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70 del ‘900.
Non ci interessa in questo articolo ripercorrere la storia di questo genere, perché la mia idea è propriamente quella di introdurvi a questo affascinante mondo, spiegare la sua funzione e analizzare (o quantomeno segnalare) alcune tra le opere italiane più famose, sempre ricordando che andremo qui ad approfondire l’aspetto fumetto-cinema.

L’espressione più bella del genere fan movie non è la qualità del prodotto che si va a creare, ma il fattore che lo lega al personaggio, creando quindi quella connessione che altrimenti difficilmente avverrebbe.

Andiamo a vedere alcune delle opere più conosciute nel panorama italiano che, appunto, lavorano su personaggi nostrani.
Chiaramente non citeremo quelle pellicole che, belle o brutte, hanno avuto in un certo qual modo l’approvazione delle case editrici e che sono state realizzate attraverso una produzione vera e propria: Dellamorte Dellamore, Tex e il signore degli abissi e via discorrendo.

Non mi soffermo neanche a parlare di tutti i fan movie realizzati perché sarebbe troppo tedioso per i lettori approcciarsi a questo articolo, ma vi basti sapere che la lista è davvero lunga e, se siete amanti del genere (o se, semplicemente, vi ho instillato un briciolo di curiosità), potete dare un’occhiata al bel saggio citato di Riccardo Renda.

Diabolik

Il personaggio creato dalle sorelle Giussani viene spesso trasposto dal regista Daniele Spadoni che, tra le altre cose, crea una sua casa di produzione indipendente chiamandola ‘Spadoni production’, con cui dirige diversi film e video.
Il titolo che sceglie di dare a questo cortometraggio è The Coven – La setta della lama (2015) che va a riprendere (oltre a Diabolik) anche un altro ladro abbastanza famoso, Lupin III facendoli agire insieme per sconfiggere un nemico comune. Due grandi personaggi della storia pop mondiale messi in azione in questo fan movie indipendente.

L’altro film di Spadoni, che risale al 2017, si ispira sempre al Re del Terrore ed è intitolato La fuga: in questo caso il regista prende come spunto di partenza il videogioco della Simulmondo anziché una storia tratta dai fumetti. Ma è abbastanza chiaro che la bellezza di  questi progetti sta anche nella trasversalità dei contenuti, alle volte per ovviare alla questione dei diritti e quindi per evitare di cadere in processi legali che porterebbero questi fan a rischiare parecchio.

Poster del film
Frame dal film "Dylan Dog"

Dylan Dog

Grazie al personaggio della SBE, nel 1991 viene pubblicato un iconico quanto discusso fan movie ispirato al mitico personaggio di Tiziano Sclavi. Il film in questione è Dylan Dog di Maurizio Giacobetti e Andrea Di Luzio, che detiene anche il primato di essere stato il primo film tratto dal fumetto. 
Questo film ha una base prevalentemente umoristica e denota una parte di riprese e montaggio prettamente amatoriale (termine che va preso in considerazione rispetto alla sua etimologia latina: da amator, colui che prova amore nel fare qualcosa).

Il film, come scrivevo poco sopra, fu distribuito soprattutto attraverso giri di parole e “spaccio” di VHS, fino all’avvento di Internet che lo portò ad essere accessibile a tutti.

Più costruito e ben strutturato, invece, è il film del 2014 Vittima degli eventi di Claudio Di Biagio che, rispetto ad altri fan movie, ha avuto una base economica più sostanziosa, mantenendo sempre la sua indipendenza ma facendo percepire quell’aura di professionalità che spesso manca in questa tipologia di film.

Martin Mystère

Il Detective dell’Impossibile ha avuto diverse trasposizioni, molte di esse avvenute anche fuori dal nostro paese – ad esempio Marti Misterija: Izmediu smrti i Jave (2010) e 1.Maj – Devojacki bunar 2 (2011), entrambi del regista serbo Marko Backović. Qui il filmmaker procede con una distinta e voluta chiave umoristica.

Tra gli omaggi più belli del BVZM ci sono in realtà i film di Alex Dante, che molti appassionati lettori ormai conosceranno come uno degli sceneggiatori attuali del personaggio.
Sono film che, tra l’altro, hanno avuto l’approvazione di Alfredo Castelli, tanto da riuscire a portare Dante nel parco degli autori mysteriani: cito soltanto Java e i predatori dell’albo perduto del 2015.

Poster del film

Ma poi anche Zagor, Nathan Never e diversi altri personaggi (non solo Bonelli), in questi tanti anni di avventure a fumetti, hanno saputo tramandare quella passione genuina tale da portare alcuni fan a realizzare film anche senza essere dei professionisti del settore. Ma la bellezza di questo genere sta proprio qui: alla base c’è l’amore che si prova nei confronti di un personaggio.

Questo è stato un breve viaggio nel mondo dei fan movie focalizzato sul panorama fumettistico italiano. Un genere che oggi rimane un po’ fermo, ma non perché l’amore dei lettori sia calato di interesse… semplicemente perché le case editrici si sono decise finalmente a sfornare film sui propri personaggi.
Marvel e DC comics docent!

Michele Tarzia

Vivo nell'ombra dei miei pensieri, ai margini della mia memoria

Articolo precedente

Short Review
Settimana #32 2024

Prossimo Articolo

Speciale Tex Willer n.7
“Presagi di guerra”

Ultimi Articoli Blog