Per questo ulteriore passo di avvicinamento al 300° numero di Dampyr, Mauro Boselli sceglie di riprendere un personaggio apparso, appena di sfuggita, sul lontano Dampyr n.151 La Strega Regina (già sequel del seminale Dampyr n.13 L’isola della strega): Dionysos.
Troviamo quindi Ann Jurging che funge da trigger della vicenda, con i nostri eroi – ancora una volta – contrapposti ad Azara in quello che è un ulteriore tassello della lunga e diluita contesa tra Harlan e la vampira per la ricerca dei pezzi del Calderone di Dagda.
Invero la contesa del mitico manufatto in oggetto è quasi pretestuoso. La vicenda, infatti, non rappresenta un vero e proprio passo in avanti nella quest della ricerca del Calderone, bensì disegna più che altro i ruoli e le dinamiche dei personaggi che, prima o poi, dovranno affrontarsi per davvero.
Ne viene fuori un interessante excursus sulle Amazoni della Scizia, in particolare l’Hamazhan Valora e il guerriero Non-Morto di Draka Phoros.
La vicenda dei due guerrieri e amanti diviene, come anticipato, pretesto per esplorare il mito greco-sarmata ed escamotage per la quest del Calderone.
Sullo sfondo, l’attuale conflitto Russo-Ucraino. Lo scontro bellico è però, davvero, solo sfondo: non vi sono infatti discorsi o coinvolgimenti tali da permettere o intravedere una qualsiasi forma di interpretazione dello stesso.
A conti fatti, la vicenda è semplicemente piacevole e coinvolgente da leggere, con Harlan, Kurjak e Tesla abilmente impiegati. Una storia quindi essenzialmente funzionale all’ingresso in scena di tanti personaggi e alla definizione degli schieramenti (con Draka sempre più coinvolto e centrale), ponendo particolare attenzione al Dio “invisibile” Dionysos e al futuro di Ann.
Simone Delladio, da parte sua, si conferma come una delle matite più interessanti della testata con un lavoro egregio per completezza ed efficacia: che siano paesaggi, scene d’azione, sguardi, guerra o sogni, il suo tratto è sempre capace di catturarne appieno il fascino.