“Sunyata”
Il primo fumetto italiano realizzato con l’AI

/
3 mins read

Ebbene sì… con questo articolo, molto probabilmente, mi tirerò contro parecchi pareri negativi. Non tanto per il fumetto in sé, quanto per il fatto che in molti si soffermeranno a leggerne soltanto il titolo e, quindi, non proseguendo nella lettura e nella mia analisi / critica dell’opera che, invece, mi trova molto positivo.
Sunyata è il fumetto di Francesco D’Isa realizzato interamente con l’uso della tanto famigerata AI: Intelligenza Artificiale e che potete scaricare e leggere gratuitamente (e legalmente) dal sito di Eris Edizioni (nel menu “e-book gratis”).  

Uscito esclusivamente in digitale nel novembre del 2023, quest’opera ha – tra le altre cose belle – quella di essere la prima in Italia creata con l’AI, primato che denota quanto sia tanto odiata questa tendenza nel non-utilizzare il “processo creativo” da parte degli autori-artisti-fumettisti.
Nel frattempo, in Europa, si stanno varando delle leggi che possano uniformare l’uso dell’AI su diversi settori, non solo quello artistico, e il governo italiano non manca nel voler “aggiungere” ulteriori regole per realizzare una legge apposita.

Tornando al fumetto, che in questo articolo è quello che ci preme di più, ricordo che nel nostro paese una delle case editrici più storiche sul settore fumettistico, la Sergio Bonelli Editore, sempre nel 2023 ha lanciato (seppure con una variant) la “prima copertina creata dall’Intelligenza Artificiale” – come recitava lo strillone in copertina di Nathan Never n. 379, creata da Sergio Giardo con il programma Midjourney.

Nel momento in cui quest’albo uscì in edicola, ne approfittai per chiedere al disegnatore di Nathan Never una conversazione nella mia rubrica Parole di Carta, dove – appunto – abbiamo dialogato anche sul senso e sull’etica dell’uso dell’Intelligenza Artificiale.

Nathan Never n. 379 "Presenze"

Tutt’altro universo quello che D’Isa imbastisce per il suo Sunyata, dove non solo si mette alla prova con un espediente nuovo nel campo del fumetto, ma riesce a restituire un’eccellente prova di coraggio, soprattutto nel padroneggiare il programma con cui realizza l’opera.

L’apparato grafico è reso in maniera impeccabile. Francesco D’Isa prende il mezzo e lo usa a suo piacimento, lo aggira per arrivare al risultato che lui stesso si è prefissato.
Come spesso accade anche nelle varie tecniche artistiche, l’oggetto utilizzato dall’artista non deve predominare sull’opera stessa, e D’Isa usa Midjourney sapientemente, con raffinata preparazione, facendo di questo medium solamente un tramite tra le sue idee e il corpo. 

L’Intelligenza Artificiale, se usata in modo improprio, può generare immagini che sono di una banalità senza eguali, perché la ricerca e l’attinenza del suo database va a calcolare le milioni di immagini che ha in archivio (detta in parole povere).

Da questa miscelazione ne scaturisce un’immagine di cui l’utente, tra l’altro, ne ha indicato uno stile predefinito.

L’operazione portata avanti da Francesco D’Isa, invece, ha il pregio di andare a creare immagini che sono ex-novo, totalmente distaccate dal contesto storico-artistico che pur si basa sull’archiviazione di quanto detto sopra. I cosiddetti “prompt” – che non sono altro che parole chiave per indicare al programma cosa si vuole creare – vengono usati dall’artista con grande ricercatezza, tanto che la stesura dell’opera (scrittura e parte grafica) ha avuto una lunga gestazione e produzione.

[…] D’Isa si conferma un grande artista digitale e un importante sperimentatore culturale, forza lo strumento alla ricerca dell’umano e dell’imperfetto. Il vero viaggio è quello nei nostri immaginari, molteplici e mai univoci… […]

Una ragazza ne cerca un’altra, che forse è se stessa, e una chimera mutaforma, sintesi perfetta del lavoro iconografico che regge l’intera narrazione: alla fine ci sembrerà di risvegliarci da un sogno.

Ed è proprio un’immersione nei sogni, Sunyata. Non solo per le sue oniriche immagini, quanto per il testo che accompagna la nostra lettura, scritto ad hoc per le singole immagini, creandone poi, una coralità pazzesca.

Il suo, seppur compreso da pochi, è un atto d’amore. Quel senso di appartenenza a qualcosa, a volte anche indefinito, ci porta ad essere delle persone migliori, più empatiche, più sensibili.

C’è del romanticismo in questo fumetto e dispiace se, purtroppo, non arriva a tutti.

Sia chiaro: l’AI, se saputa gestire, può essere un medium davvero interessante per il mondo dell’Arte. Come molti oggetti che usiamo quotidianamente, anch’essa può far parte della nostra vita.

Il fattore importante sta proprio nel modo in cui viene utilizzata.

Deliberare a priori, in modo infantile e arrogante, soltanto perché pensiamo che ci possa “rubare” il lavoro, non è da persone acute e intelligenti. Chi parla spesso senza conoscere le cose come stanno, pecca di ignoranza e di presunzione: e, dispiace dirlo, nel settore artistico di persone tali, ce ne sono molte.

Il mio non è un atto d’amore nei confronti di nessuno, semplicemente uso l’arte del pensiero, del dialogo e della bellezza del saper farsi contaminare.

In conclusione, leggete Sunyata.

Sunyata
di Francesco D’Isa
120 pagine, colori, gratis in e-book
Eris Edizioni, novembre 2023

Michele Tarzia

Vivo nell'ombra dei miei pensieri, ai margini della mia memoria

Articolo precedente

Short Review
Settimana #11 2024

Prossimo Articolo

Diabolik Anno X n.17 (197)
“Ricordo d’Altea”

Ultimi Articoli Blog