Torna Lady Nahema, galvanizzata dalla neo-promozione a direttrice del Servizio Segreto Infernale, per giocare all’evocazione del Messiah di tradizione ebraica. Mauro Boselli riprende qui le trame del Dampyr n.252 La regina di Babilonia e i giochi della Cabala pratica, con tanto di mostri infernali.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il professor David Shazar cerca di utilizzare i testi di Cabala pratica per evocare i demoni e prevenire la catastrofe nazista, ma l’esperimento fallisce. Anni dopo, un suo discendente riprende il progetto, con Lady Nahema pronta ad approfittarne a suo modo.
Ne viene fuori una spy story fortemente contaminata da un realismo magico che molto deve a Michail Afanas’evič Bulgakov. Complici i disegni di un Maurizio Rosenzweig perfettamente a suo agio con mostri e affini, la storia si muove contorta fra passato, presente e altri mondi. Boselli inserisce nella vicenda decine di personaggi, vecchi e nuovi, a comporre un intricato racconto che – come troppo spesso accade – si conclude con un nulla di fatto pur non mancando di seminare elementi utili alla continuity (Lilith, Pruflas, Gomorya, Nyarlatothep).
Harlan, Kurjak e Tesla vagano accompagnando il dipanarsi della storia senza troppo influenzarne il corso. Come di frequente, quando ci sono di mezzo i Naphidim e forze superiori, il loro ruolo diviene marginale: eppure la costruzione del racconto funziona bene e scorre, seppur lentamente, abbastanza piacevole.