Questo è indubbiamente l’albo che segna il cambio di passo: già dalla copertina di Elena Casagrande si intuisce come il viaggio, man mano che si avanza, diventi sempre più pericoloso e zeppo di insidie, con una Kalya apparentemente svenuta (su un letto di “spine rosse”) e un Gjaldest corrotto dal morbo pallido che incombe furioso.
Come anticipato, il duo di sceneggiatori Luca Lamberti e Leonardo Cantone non danno tregua al nostro team, anzi rincarano soprattutto sulla povera Leena, che dovrà subire un’ulteriore perdita affettiva, oltre quella materiale avvenuta nello scorso albo.
È una lettura veloce e coinvolgente, un episodio che spinge molto sul far girare la pagina al lettore per sapere cosa avverrà immediatamente dopo: un inseguimento in piena regola, con i Nostri costretti a deviare per quelle che sono una sorta di Terre Selvagge, dove gli orchi la fanno da padroni, dove la vegetazione e la fauna possono essere letali se non si pone la giusta attenzione. Ovviamente non ne uscirà nulla di buono e risulterà fondamentale un aiuto esterno per sfuggire dalla creatura “comandata” dalla fazione avversa degli elfi.
Ho trovato originale la scelta di non tradurre il linguaggio orchesco, che a tutti gli effetti risulta impossibile da capire sia ai protagonisti del fumetto, sia al lettore stesso!
Croce e delizia i disegni di Lorenzo Re.
Se fosse stato un formato più grande, con carta meno porosa, sono certo che il risultato sarebbe stato nettamente migliore: la resa sul bonellide penalizza troppo la scelta di lavorare in modalità completamente analogica. Lo stile utilizzato dell’artista è sporco, materico, scuro e graffiato: purtroppo però si impasta lì dove c’è tanto nero o tante linee vicine, rendendo faticoso mettere a fuoco la silhouette dei personaggi, soprattutto nelle scene di azione concitata o nella vegetazione. Peccato perché la scelta delle inquadrature, i movimenti dei corpi e la narrazione per immagini sarebbero più che promosse.
NB! Segnalo due easter eggs: il design del Gjaldest corrotto è ispirato a un boss della fortunata saga videoludica di Resident Evil – capitolo 2; inoltre, il “dilaniamento” del corpo del povero orco da parte della suddetta creatura è una citazione iconica a Sentry che fa a pezzi Ares durante un celebre evento Marvel.