Kalya n.29
“Dove tutto è iniziato”

Un albo denso di informazioni

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6.5/10

La gran bella cover di Elena Casagrande è così impattante che attirerebbe l’attenzione di un qualsiasi acquirente andato in edicola per prendere tutt’altro: eccellente per esecuzione e stile, per i colori scelti ad esaltare il teschio Gjaldest e ovviamente per il significato intrinseco, facendo capire immediatamente al lettore quanto possa essere importante quest’ultimo.

E infatti Leonardo Cantone e Luca Lamberti rendono il suo recupero la quest primaria della squadra capeggiata da Kalya, facendo in modo di far tornare il team dove tutto ebbe inizio: ovviamente non risparmiandogli difficoltà, ma anche regalando loro lo stupore nel trovare il luogo ancor più “mutato” dal punto di vista ambientale rispetto all’ultima volta. Gli autori sono ottimi anche nel mostrare l’evoluzione delle dinamiche sociali instauratesi nel gruppo, oltre all’ennesimo potere acquisito da Kalya, scoperto quasi accidentalmente. Anzi, pensandoci bene potrebbe averne scoperto anche un altro, afferrando prontamente Leena – ma eviterò qualunque spoiler.

Altre trame vengono esplorate, in particolare il piano di Hamon-Darn e l’ennesimo tassello svelato ad arricchire la storia dei Gjaldest e dei Fondamenti, oppure il fumoso ritorno in scena del popolo nanico dei Tumul, che in base a ciò che viene fatto intendere sembrerebbe sotto la guida di un governo fantoccio – di nuovo!

Lorenzo Gubinelli è il disegnatore scelto per questo albo e ha il compito arduo di rappresentare molti luoghi differenti, passando da campi di battaglia a boschi fantastici, da architetture naniche a montagne – e penso sia stato scelto appositamente per questa sua ottima capacità di resa ambientale; d’altro canto, i volti dei personaggi o la dinamica degli scontri non mi hanno particolarmente convinto, così come la particolare scelta (non so se effettivamente voluta, di utilizzare stili grafici diversi anche nello stesso contesto o nella pagina successiva. Già altri disegnatori su Kalya sono passati nello stesso albo da uno stile più realistico ad uno più pittorico, ma in questo caso specifico sembrano fuori focus.

PS: ringrazio la Bugs Comics per aver scritto nella pagina internet – prima della sinossi di questo albo – di fare attenzione nel proseguirne la lettura perché contenente spoilers. Sono soddisfazioni.

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AleSiryus

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