Prosegue la riproposizione – da parte di Panini Comics – della serie Scalped, creata nel 2007 da Jason Aaron e R.M. Guéra per Vertigo, l’etichetta per lettori maturi dell’americana DC comics.
La serie racconta le vicissitudini del giovane indiano Lakota Dashiell Bad Horse, che ritorna nella riserva Sioux dove è nato come agente F.B.I. in incognito, con il compito di arrestare il capo della polizia tribale Lincoln Red Crow. Il suo compito non è facile tra inaugurazioni di casinò, rancori legati alle ribellioni degli anni ‘70 e la violenza endemica di territori in cui droga e alcool sono a disposizione di tutti.
In questa run, che raccoglie i numeri della serie originale dal 12 al 18 realizzati nel 2008, Dashiell deve fare i conti con l’omicidio della propria madre, attivista per i diritti civili, da cui lo dividevano anni di rancore e tensioni familiari; per non farsi mancare nulla, il nostro decide di occuparsi di un ragazzino di 12 anni, la cui madre – prostituta e drogata – è stata appena assassinata da un altro agente dell’F.B.I. in incognito.
Serie ad alto tasso adrenalinico, per la continua violenza che contraddistingue questi territori senza speranza, è sceneggiata benissimo da Aaron che alterna le vicende di un buon numero di comprimari a scene di notevole impatto emotivo, in cui Dashiell deve fare i conti con se stesso, il suo tormentato passato e un ragazzino in cui ovviamente si rivede. Ai disegni compare anche il torinese Davide Furnò che curiosamente per la Bonelli disegnò Saguaro, serie e personaggio che per certi versi si possono intendere come la versione di Scalped italiana, tenendo conto ovviamente di tutte le differenze possibili e immaginabili tra la Bonelli e la Vertigo.