L’atemporalità con cui i “Bastardi” creati da Maurizio de Giovanni approdano prima in libreria, poi in edicola, continua ad essere garanzia di qualità in termini sia di testi che di disegni.
La capacità da parte del prof. Sergio Brancato – Ordinario di Sociologia presso l’Università Federico II di Napoli – di tradurre da un medium all’altro l’immaginario di De Giovanni non si discute: in questo caso il “gelo” del titolo si insinua strisciando su molteplici piani, abbracciando sia il capoluogo partenopeo, sia l’incedere del caso di duplice omicidio di una coppia di fratelli, sia soprattutto il tessuto personale e lavorativo dei membri del commissariato di Pizzofalcone.
Analoga è la capacità di Fabiana Fiengo nel rendere Napoli verosimile e riconoscibile, nonostante la particolare declinazione dell’universo narrativo originale nelle vesti di letteratura disegnata. Va a questo proposito sottolineato che, a partire dagli stessi bastardi, l’impiego di un’iconografia animale è sì funzionale alla narrazione, ma comunque venato di un realismo che lo pone su binari lontani da quelli dettati ad esempio dal canone disneyano.
Con “Gelo” si conferma la felice crasi tra fumetto cosiddetto d’autore e fumetto popolare, e l’iniziale audace scelta visuale si conferma come valore aggiunto, capace di coniugare la potenza della materia primigenia con la potenzialità figurativa propria della nona arte.
A latere, per una felice coincidenza l’uscita in edicola dell’albo è avvenuta in corrispondenza della messa in onda sulle reti RAI della prima puntata della quarta stagione dell’omonima serie tv, starring (tra gli altri) Alessandro Gassman e Carolina Crescentini.