Come potrebbe mancare a questo Lucca “Changes” una serie televisiva che ha cambiato l’immaginario fantascientifico di tre generazioni? Ebbene nel 1986, a 20 anni dal primo episodio di Star Trek, serie originale, di Gene Roddenberry, in Italia nacque lo STIC, lo Star Trek Italian Club. Ed oggi nel 2020, con 34 anni di storia alle spalle i suoi membri hanno molto da raccontare al mondo. Così in questa conferenza con tre membri dello STIC, Marcello Rossi, Roberto Baldassari e Marco Pasaresi, ci viene presentata la notizia della realizzazione di TREK IT – La vera Storia degli appassionati di Star Trek in Italia, il primo docufilm che ci illustra con interviste e foto e una sceneggiatura e montaggio realizzati dai relatori della conferenza, quella che è stata la nascita e sviluppo e avventure di tutti i membri del fanclub, vissute là dove nessuno è mai giunto prima. Il progetto è iniziato nel 2016 e con la registrazione di oltre quaranta interviste, con testimonianze in cui è stata narrata la nascita di una community, in un’epoca in cui non c’era internet e l’unico modo per potersi iscrivere era scoprire l’esistenza di un indirizzo di posta tradizionale, inviare una lettera di richiesta di iscrizione e allegare alla medesima lettera un francobollo per sperare di ottenere una risposta entro qualche settimana. Ora che abbiamo internet e possiamo fare tutto con un click, a velocità warp, alcuni nuovi iscritti si spazientiscono se il sito è un po’ lento … forse si aspettano che finalmente si possa viaggiare col motore a spore.
Sua è la Trek Dance di cui si ha modo di poter ascoltare nella videoconferenza: un breve ma essenziale ritornello cantato in lingua Klingon da una coppia di ragazzine figlie di un membro del fanclub. Tale filmato è stato anche sottotitolato in inglese e avrebbe dovuto essere proiettato in anteprima a marzo, per poi essere nuovamente proiettato a Lucca di quest’anno se gli eventi globali non avessero cambiato i programmi a tutti, compresi i membri dello STIC. Sul finale della conferenza ci sono stati mostrati i primi 6 minuti del film per ingolosire gli spettatori su quello che ci si potrà aspettare. “TREK IT! La storia del fandom italiano di Star Trek”, una conferenza da non perdere, che non può che aiutarci a liberare la fantasia per sopraelevarci alle conseguenze degli inevitabili lockdown a cui questa epoca di cambiamento ci sta costringendo … perché non ogni gabbia è una prigione e non ogni perdita è eterna (Not every cage is a prison, not every loss is eternal).
Figlia di padre giapponese e madre italiana, lei dichiara di essere una mezzosangue bilingue: parla fin dall’infanzia una lingua melodiosa (l’italiano) ed allo stesso tempo una lingua con suoni duri e rigidi (il bresciano). Fra una gag e l’altra Yoko, ci parla della sua vita, dei suoi studi di lingue orientali (giapponese e cinese) e del suo buffo rapporto col padre giapponese, i famigliari bresciani e della valenza che ha nella lingua giapponese il termine “CHOTTO” al punto dall’aver ideato una maglietta in cui al logo di Lucca Comics & Games col termine “Changes” sovrapposto ai due termini Comics & Changes, è stato sostituito appunto il termine “Chotto“; poi con il moderatore Cristian “Posky” Posocco ci presenta le future pubblicazioni della Casa Editrice Star Comics. Tale presentazione sarà fatta in 5 grandi blocchi tematici. Il primo blocco sarà “I grandi classici” che ritornano, ma ora hanno una nuova versione; il secondo blocco è “Always the best“, cioè tutti quei titoli non hanno bisogno di presentazioni ma che si rivedranno in un’ottica un po’ diversa; il terzo blocco è chiamato “Shojo Power” questo anche se la casa editrice non si occupa di … shojo; il quarto blocco sarà “Queer” e sarà dedicato ad una nuovissima collana dedicata a tematiche di amore che abbraccia tutti i generi … non riferendosi a quelli di natura letteraria, ma sessuali; Infine il quinto blocco che è chiamato “Si salvi chi può” … roba sarà la fine del mondo insomma.