“The tale of Tal”
di Vergerio & Di Silvestro

Un fumetto muto che offre una ricostruzione scientificamente accurata della vita dei Neanderthal

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8/10

Immaginate di immergervi nel silenzio assordante dell’Era Glaciale, un mondo fatto di pietra, neve e la costante lotta per la sopravvivenza. The Tale of Tal, il fumetto indipendente di Gianpaolo Di Silvestro e Luca Vergerio, ci catapulta proprio in quest’epoca remota, narrando la storia di un uomo di Neanderthal e di un orso delle caverne in un’Europa selvaggia e inospitale.
La scelta di un racconto privo di dialoghi e didascalie è audace e si rivela sorprendentemente efficace. In un’epoca satura di parole e informazioni, The Tale of Tal ci costringe a rallentare, a posare lo sguardo con attenzione sulle tavole, a decifrare ogni espressione, ogni movimento, ogni dettaglio del paesaggio per comprendere la narrazione. Questa lenta e riflessiva lettura si trasforma in un’esperienza immersiva, quasi sensoriale, dove il fruscio del vento tra le rocce e il respiro affannoso dei protagonisti diventano palpabili.
Uno degli aspetti più notevoli di quest’opera è il suo solido fondamento scientifico, con tanto di bibliografia per ulteriori approfondimenti. 

Le introduzioni di esperti del settore non sono un mero orpello, ma testimoniano un impegno profondo degli autori nel restituire un’immagine accurata e documentata del mondo neanderthaliano. 
L’anatomia, la morfologia, le possibili interazioni sociali e le sfide ambientali affrontate da Tal e dall’orso sono rappresentate con un rigore che non sacrifica la potenza narrativa: anzi, è proprio questa aderenza alla realtà scientifica a rendere la storia ancora più affascinante e credibile.

Il talento di Vergerio nel dare vita a questo mondo preistorico è innegabile. Le sue illustrazioni sono evocative, dettagliate e cariche di espressività. Ogni tratto delinea la forza bruta dell’orso, la resilienza e la vulnerabilità di Tal, la maestosità e l’ostilità del paesaggio. Le sequenze silenziose raccontano storie di caccia, di riposo, di paura e di un inaspettato legame che si instaura tra i due protagonisti. La narrazione visiva è fluida e potente, dimostrando come le immagini possano superare i limiti del linguaggio verbale per comunicare emozioni e concetti complessi.

The Tale of Tal non è quindi solo un fumetto, ma un vero e proprio viaggio nel tempo, un’occasione per riflettere sulla nostra storia evolutiva e sul nostro rapporto con la natura. È un’opera che affascina per la sua originalità, per la sua bellezza visiva e per la sua capacità di coniugare arte e scienza in modo così efficace. 
Un’opera senza parole. Solo una narrazione per immagini è quanto basta per farlo diventare un piccolo tassello della nona arte.

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Michele Tarzia

Vivo nell'ombra dei miei pensieri, ai margini della mia memoria

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