Zakimort n.1
“La morte bionda”

Le storie degli anni '70 che hanno creato il mio immaginario fumettistico

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Devo ammettere che non ricordo bene in quale occasione mi capitò in mano un albo di Zakimort… ma ricordo invece perfettamente la mia reazione: “Cos’è questa roba? Un albo tascabile da 132 pagine con l’intestazione «Il giallo a fumetti»? Il logo rosso su fascia nera? L’immagine di un/a coprotagonista in quarta di copertina? Tutto come… Diabolik?!?” Per non parlare del fatto che la protagonista (naturalmente munita di K nel nome, come anche Satanik, Kriminal, Sadik e molti altri epigoni “neri” negli anni ’60-70) si nascondeva sotto una tuta simile a quella del Re del Terrore…

C’era un motivo, naturalmente: questa serie era stata creata dal fumettista e scrittore Pier Carpi, che nella vita reale era marito di Luciana Giussani, creatrice – insieme alla sorella Angela – proprio di Diabolik, di cui riprendeva (per la Casa Editrice Astoria) formato, claim e tematiche.

Zakimort era l’identità segreta di Fedra Garland, figlia di un gangster (di cui riprende il “nome d’arte”) tradito e ucciso dalla seconda moglie, come scoprii quando mio fratello riuscì finalmente a procurarsi l’albo iniziale della serie. Fedra punirà chi ha complottato contro il padre ma poi, in un ribaltamento di ruoli, userà la sua identità segreta per combattere contro il crimine, con l’aiuto dei due luogotenenti del padre – che non ne conoscono l’identità – e del fidanzato, un tenente di Scotland Yard (a sua volta ignaro della doppia vita di Fedra).

La serie era divisa in due parti e composta da 115 albi in totale, pubblicati tra il 1965 e il 1972. Pier Carpi fu affiancato ai testi, tra gli altri, da Michele Gazzarri (Giorno senza fine, Billy e Pupa), mentre il disegnatore principale era Flavio Bozzoli.
I primi dieci episodi sono stati ristampati in cinque albi, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, dall’Editoriale Cosmo.

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