TCBF 2024

TCBF 2024: giovane e bello

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Dopo quanto scritto da Luca, vorrei aggiungere qualcosa sull’edizione 2024 del Treviso Comic Book Festival – d’ora in poi TCBF – non perché il suo articolo sia incompleto (anzi!) ma perché questa manifestazione merita alcune considerazioni.

Di fiere e festival

Al giorno d’oggi viviamo un periodo in cui il fumetto e tutto ciò che viene associato a quella che viene definita cultura pop – l’illustrazione, l’animazione, il videogioco, il gioco da tavolo e di ruolo ecc. per poi aggiungersi la commistione scaturita con il cinema e la televisione – è stato sdoganato da anni e non più relegato a fenomeno dell’adolescenza o di fanatici che lo seguono. Tante persone, tanti giovani – per lo più figli di quei fanatici, ma non solo – mostrano e dimostrano il loro coinvolgimento per questo mondo. Nel coltivare questa passione, uno dei momenti più interessanti è quello degli eventi legati ad esso, una volta semplici fiere o mostre-mercato, ora veri e propri festival in cui tanti appassionati possono confrontarsi e accrescere conoscenza ed entusiasmo, spesso venendo a contatto con chi sta dall’altra parte della barricata come autori, editori e persone del settore.

Durante l’anno, nei momenti più caldi hanno luogo in contemporanea anche 2, 3 o 4 eventi legati a questo mondo, quasi ogni fine settimana in ogni parte d’Italia, anche se concentrati più al nord rispetto al sud e alle isole (aspetto che comunque sta via via evolvendo). Purtroppo è difficile capire se queste manifestazioni scaturiscono più per passione o meramente per interesse economico da sfruttare, perché svariate volte si dimostrano molto simili e con poca anima, poca personalità, nel tentativo di un modello da imitare. Spesso comprendono aree di vendita, di ristorazione, qualche autore per lo più locale intervenuto per incontri, sketch o firmacopie, qualche influencer / content creator, a cui si aggiungono aree cosplay e di altri elementi della cultura pop sopra citati. Purtroppo talvolta di fumetto c’è poco o nulla, nonostante nel titolo si fregino della parola “fumetto”, “comics” o “comix”. Non si vuole certo fare di tutta l’erba un fascio perché molti di questi sono tentativi per far nascere e portare eventi e personalità a chi si trova fuori dai principali circuiti oppure semplicemente sono manifestazioni che devono ancora crescere e raggiungere una propria identità, ma la sensazione provata a vederli o viverli non è particolarmente entusiasmante.
Eppure, in questo mare di festival, a parte i grandissimi eventi come Lucca Comics & Games, Romics, Napoli Comicon e Cartoomics (inserito quest’ultimo all’interno della Milan Games Week), si inseriscono alcune realtà di assoluto valore come la Mostra Internazionale dei Cartoonists di Rapallo e il TCBF. Mi riferisco a queste due esclusivamente perché sono rimasto deluso da tante piccole realtà, ma ho la certezza che ne esistano altre di tutte rispetto – non molte, ahimé – che devo ancora visitare.
Ai più questo sembrerà un discorso da vecchi – e probabilmente lo è – ma nasce solo da chi, da appassionato, vorrebbe che la parola Fumetto stesse al centro di queste manifestazioni e non solamente usata come banderuola di facile richiamo.

Sembrerà assurdo ma l’ultimo weekend di settembre del 2024 vedeva svolgersi in contemporanea sia la manifestazione di Rapallo che quella di Treviso, circostanza che talvolta si presenta – ma non sempre – legata al fatto che il TCBF avviene nel fine settimana con l’ultima domenica di settembre, mentre la Mostra Internazionale dei Cartoonists di Rapallo può cominciare a fine settembre o inizio ottobre.
La scelta per quest’anno è ricaduta su Treviso, nonostante Rapallo avesse un ottimo programma di incontri, una vasta presenza di autori Disney tra cui Don Rosa e una mostra dedicata a Carl Barks.

TCBF 2024

Il TCBF è il festival dedicato al fumetto e all’illustrazione della città di Treviso che si è svolto nei giorni dal 27 al 29 settembre 2024. La sua impronta più caratteristica è quella di dedicarsi soprattutto ad autori per lo più giovani e indipendenti, provenienti anche dalla sfera underground. Usa un linguaggio al passo coi tempi e alterna spazi più istituzionali come fondazioni, scuole e palazzi o siti storici ad altri meno ufficiali come locali notturni, pub, pizzerie o centri dedicati al tatuaggio, concentrati nel meraviglioso centro storico ma anche nelle sue immediate vicinanze.
Nonostante sia un festival che si svolge da diversi anni – nasce in seguito all’effettivo spegnimento del precedente Treviso Comics – dimostra ancora una forte grinta e un tratto distintivo e di freschezza, merito indubbio dei suoi organizzatori.
Altra peculiarità distintiva è la completa gratuità della manifestazione per poter accedere agli incontri, alle mostre, alla self area degli autori che si autoproducono, e agli eventi in genere, tranne la piccola ma fornita mostra mercato dedicata alla vendita di fumetti, dove è possibile incontrare anche autori per una dedica o uno sketch, pagando un biglietto di ingresso di pochi euro.

One-Punch Man
Quale miglior personaggio dei fumetti per la vetrina di un barbiere se non il pelato One-Punch Man?

Se è praticamente tutto gratuito per il pubblico presente, il merito va agli sponsor della manifestazione, tra cui il main sponsor SUN68 con l’onnipresente simbolo del triangolo e della X, marchio italiano di abbigliamento casual, e tante altre realtà locali che – intelligentemente – aderiscono al programma in una città che abbraccia il festival e si lascia coinvolgere anche con locali e negozi le cui vetrine vengono decorate con immagini e personaggi del mondo dei fumetti.

TCBF organizza anche showcase, workshop, musica live e dj set, senza dimenticare che Treviso è la patria del prosecco e del tiramisù e quindi organizza incontri anche in luoghi deputati all’enogastronomia locale e fa scorrere a fiumi il prosecco durante le inaugurazioni delle mostre.
Non ultime, le premiazioni con il Concorso Internazionale per Nuovi Autori e il Premio Carlo Boscarato, suddiviso in varie categorie.

Tante le mostre con relative inaugurazioni e tanti gli incontri degli autori col pubblico.
Di seguito quelli a cui abbiamo assistito.

Le mostre

Don’t worry, it’s supposed to do that è la mostra di Alessandro Ripane che ha aperto ufficialmente il TCBF in un caldo venerdì sera. Allestita presso la Galleria del Liceo Artistico di Treviso, ha visto un ampio coinvolgimento di giovani intervenuti per assistere all’evento. Ripane è fumettista e illustratore che ha già pubblicato alcuni titoli come Deadline Party (2024) per Eris Edizioni, e Ramon hai sgarrato (2021) e Hai rubato anche tu questo disegno? (2023) per Edizioni BD. Quest’ultimo titolo racconta l’incredibile ma vera storia di un’illustrazione da lui realizzata nel 2013 per la rivista Lök Zine che, una volta condivisa online, ha avuto un’enorme visibilità soprattutto dopo che la band inglese The Prodigy l’ha condivisa sui social (il link su Instagram). Da quel momento è stata usata ovunque, non solo sul web ma per magliette, tazze, flyer promozionali e da artisti vari. Da qui la verosimile domanda che Ripane si sente porre quando espone il disegno.

Hai rubato anche tu questo disegno?
Hai rubato anche tu questo disegno?
Mostra Don’t worry, it’s supposed to do that
Mostra Don’t worry, it’s supposed to do that
Mostra Don’t worry, it’s supposed to do that
Mostra Don’t worry, it’s supposed to do that
Mostra Don’t worry, it’s supposed to do that
Mostra Don’t worry, it’s supposed to do that
Mostra Don’t worry, it’s supposed to do that - Hai rubato anche tu questo disegno?
Mostra Don’t worry, it’s supposed to do that
Mostra Don’t worry, it’s supposed to do that
Mostra Don’t worry, it’s supposed to do that
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La Fondazione Benetton (link ufficiale) è il luogo deputato alle principali mostre del TCBF e ne ospitava ben tre. Anche in questo caso non è mancato che si radunasse una certa folla nel classico momento dell’inaugurazione, alla presenza dei molti autori coinvolti. Per rendere degnamente omaggio al personaggio di Marco Polo, oltre alle consuete sbocciate di prosecco, era presente un rinfresco a base di riso cantonese e involtini primavera per richiamare le atmosfere del suo viaggio in Cina.

Manifesto delle 3 mostre
Manifesto delle 3 mostre
L'inaugurazione
L'inaugurazione
Dal Veneto alla Cina
Dal Veneto alla Cina
Manifesto delle 3 mostre
L'inaugurazione
Dal Veneto alla Cina
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From Heart to Hand è la personale di Agathe Sorlet, giovane artista francese di stanza a Bordeaux. Per lavoro si divide tra Parigi e New York, collaborando per marchi e riviste rinomate come The New Yorker, The Washington Post, ELLE, Marella, Nespresso, Monoprix, WWF, Blissim, Princesse Tam Tam e molti altri, oltre ad aver partecipato al Festival di Cannes. I temi da lei trattati sono l’amore, l’amicizia e l’intimità raccontati con un tratto leggero, traendo ispirazione dalle persone che è possibile incontrare ogni giorno, illustrate con un garbato tocco di femminilità.

Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
Mostra From Heart to Hand
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Marco Polo: un viaggio disegnato celebra i 700 anni dalla morte del celebre mercante, pioniere e viaggiatore che, partendo da Venezia, arrivò fino alla corte del Gran Khan Kubilai in Cina, le cui imprese furono narrate ne Il Milione. In mostra i lavori di Marco Tabilio (Marco Polo. La via della seta, edito da Beccogiallo), di Lele Vianello e Guido Fuga (Marco Polo. Testimonianze di un viaggio straordinario per Lineadacqua), di Elia Mazzantini e Federico Ferniani (Le Meraviglie di Marco Polo, Kleiner Flug), di Matteo Alemanno (Disegnare Venezia, Comicout), di Lucio Schiavon (Venezia 1600) e di Marco Nucci e Giorgio Cavazzano (dalla storia Il miliardo uscita su Topolino 3583 per Disney Panini).

Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
Mostra Marco Polo: un viaggio disegnato
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Mostra Peaceful LandscapesPeaceful Landscapes è la terza ed ultima mostra in Fondazione Benetton. Niall Breen è un giovane fumettista indipendente, originario di Sligo in Irlanda, famoso per le vignette di Dog & Frog, a cui vanno aggiunti anche Bear e Alien. I suoi personaggi vivono storie quotidiane in cui il lettore può ritrovare se stesso e vivere piccole gioie o piccoli dolori che fanno parte della vita.

Mostra Becoming BeingIn un’altra sede – piccola ma poco lontana dalla Fondazione Benetton – si trovava Becoming Being, la mostra personale di Lale Westvind, artista proveniente dagli Stati Uniti e più precisamente da Philadelphia. Affermata sulla scena underground, le sue opere sono ispirate dalla natura, dall’esperienza corporea e dalla passione per i motori, rappresentate con colori accesi e una grande forza espressiva. Per questa mostra che la vede per la prima volta in Italia, ha realizzato diverse opere originali.

A spasso con Poldo è la mostra dedicata al volume illustrato da Isabella Tiveron, giovanissima autrice e storica volontaria di questo festival che la celebra degnamente con un allestimento presso una scuola di inglese per bambini e giovani. Il libro omonimo, edito da Il Castoro, è scritto da Walter Leoni, non più emergente autore – visto anche a Lucca nel 2021 – che sta riscuotendo successo con il suo ultimo lavoro Cresci piano pensa a me! La Tiveron è un’abile fumettista che in A spasso con Poldo illustra con un tratto gentile e dai colori amabili le peripezie di una bambina intenta a portare il suo grande cane a fare una passeggiata, una lettura consigliata per i più piccoli e per chi non vuole dimenticare di esserlo stato.

Mostra A spasso con Poldo
Mostra A spasso con Poldo
Mostra A spasso con Poldo
Mostra A spasso con Poldo
Mostra A spasso con Poldo
Mostra A spasso con Poldo
Mostra A spasso con Poldo
Mostra A spasso con Poldo
Mostra A spasso con Poldo
Mostra A spasso con Poldo
Mostra A spasso con Poldo
Mostra A spasso con Poldo
Mostra A spasso con Poldo
Mostra A spasso con Poldo
Mostra A spasso con Poldo
Mostra A spasso con Poldo
Mostra A spasso con Poldo
Mostra A spasso con Poldo
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Gli incontri

Tanti gli incontri in cui gli autori si sono presentati e confrontati di fronte al pubblico e dispiace averne seguiti solo due perché tutti interessanti sulla carta.

Heartbreak girls clubHeartbreak girls club è il titolo dato all’incontro che ha visto protagoniste le autrici Micol Beltramini (sceneggiatrice), Agnese Innocente, Francesca Torre, Alice Berti e Vaga (queste ultime disegnatrici). Durante l’evento si sono confrontate su come affrontare e narrare temi forti come le relazioni tra le persone e le loro possibili conclusioni, e su come sono vissute da personaggi femminili, anche pescando da episodi di vita propria. Il pubblico intervenuto – di età giovane – era tanto e si è dimostrato molto attento ai temi presentati dalle autrici.

Da Marco Polo a Dante, epopee e viaggi a fumettiA seguire c’è stato Da Marco Polo a Dante, epopee e viaggi a fumetti con Marco Nucci, Giorgio Cavazzano, Paolo Gallina e Marco Tabilio. L’incontro si è rivelato più ordinario rispetto al precedente ma non si è risparmiato di aneddoti e presentazioni delle opere dei presenti che hanno avuto a che fare con Marco Polo, veneziano omaggiato in questa manifestazione veneta e nei fumetti nel ricordo dei 700 anni dalla sua morte. E se Nucci e Cavazzano lo hanno celebrato su Topolino con una storia con Zio Paperone protagonista che ne ripercorre le vicende con disegni davvero ispirati, e Marco Tabilio ha voluto esplorare il non detto di un giovane Polo, sempre Nucci con Gallina ci ha ricordato la vastità di personaggi che il nostro Paese si porta dietro nel suo bagaglio culturale – immenso – e con cui ha allestito una Divina Congrega – questo il titolo della serie a fumetti in volume – che vede insieme Dante Alighieri, Leonardo Da Vinci, Lorenzo il Magnifico e altri, come una novella Lega degli Straordinari Gentlemen di Alan Moore-iana memoria.

La mostra mercato

La mostra mercatoNon va dimenticata infine la mostra mercato che, seppur in spazi limitati, presentava a raccolta molti editori come Bao Publishing, Beccogiallo, Canicola, Centro Fumetto Andrea Pazienza, Coconino, Edizioni BD, Eris Edizioni, Hikari, Hollow Press, InYourFace Comix, Il Castoro, Nicola Pesce Editore, Saldapress, Tunuè, 001 Edizioni e altre realtà più piccole, con tanti volumi e alcuni autori presenti.
La particolarità stavolta va ricercata nel luogo deputato ad ospitarla: il Museo nazionale Collezione Salce (link ufficiale) presso la Chiesa di Santa Margherita. La Collezione Salce rappresenta la più ampia raccolta di grafica pubblicitaria esistente in Italia e, con il biglietto d’ingresso alla mostra mercato, era possibile visitare anche la mostra di manifesti storici illustrati ARTE DEL VEDERE. Manifesti e occhiali dalle Collezioni Salce e Stramare.
Un’occasione assolutamente da non perdere.

La Collezione Salce

In conclusione

Il TCBF non invecchia e si mantiene fresco e brioso, con una formula decisamente differente da quella delle classiche manifestazioni del fumetto, confermandosi da anni come un festival giovane ed elegante ma soprattutto unico.

Pierfilippo Dionisio

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