Dopo essere rimasto “deluso” dal precedente Classico dedicato a Paperinik (in cui soltanto due storie su cinque mostravano il papero mascherato all’opera), sfogliai in edicola questo nuovo albo prima di acquistarlo, una volta verificatone il contenuto: le prime due storie con protagonista Paperinika e due belle avventure con l’alter ego di Paperino, tenute assieme dalla consueta cornice di Gian Giacomo Dalmasso e Giuseppe Perego.
Devo ammettere che, quando avevo letto quelle due storie di Paperinika sul Topolino settimanale (pubblicate nel 1973, a pochi mesi di distanza l’una dall’altra), non mi avevano entusiasmato… Già sopportavo poco Paperina, quando angariava il suo fidanzato: figuriamoci in questi due casi, in cui si contrapponeva al mio eroe preferito mettendo alla berlina il suo “maschilismo” e quello degli altri comprimari presenti, a partire da Paperone, esternato in passaggi che oggi – probabilmente – verrebbero ritenuti impubblicabili, con le donne ritenute “Troppo linguacciute! Cervelli di gallina! Esseri inferiori!”
Altri tempi, decisamente: ricordo che le poche ragazzine che leggevano Topolino erano le prime a farsi una grassa risata – probabilmente anche perché, alla fine, era Paperina-Paperinika (aiutata dalle armi di Genialina Edy Son, inventrice allieva di Archimede) a farsi beffe di chi l’aveva presa in giro così pesantemente. Peccato che, nella cornice di questo Classico, la “supremazia” maschile venisse poi ripristinata con una gag piuttosto scontata, con Paperina terrorizzata da un (finto) topolino e salvata da Paperino…
Nel complesso restava comunque un gran bell’albo, soprattutto a livello di disegni. Come al solito, gli autori non erano indicati ma ormai iniziavamo a “riconoscerne” alcuni… e, in questo caso, erano all’opera tre autentici Maestri della scuola Disney italiana: le due storie con Paperinika erano infatti affidate a Giorgio Cavazzano e le altre due a Massimo De Vita, con Guido Martina ai testi. Il risultato finale, quindi, non poteva che essere ottimo.
